Come mangiare meno nel pomeriggio?

COME MANGIARE MENO NEL POMERIGGIO
Una volta capite le ragioni per cui il pomeriggio ci fa venire fame, e in particolare fame di zuccheri (le trovi a pagina uno), vediamo come mangiare meno.
1) Fare sempre colazione. Moltissime persone saltano la colazione, o fanno una colazione inadeguata perché vogliono controllarsi, e senza saperlo aumentano i loro livelli di stress. Più stress uguale a più fame, special modo di dolci. La giornata deve iniziare con una quota di zuccheri semplici e complessi, per esempio una banana piccola e 2 fette biscottate con marmellata, una spremuta di arancia senza zucchero e una fetta di pane integrale con il miele o 2-3 biscotti, o ancora una porzione di cereali o avena con pezzetti di frutta. A questo aggiungete sempre una quota di proteine: un bicchiere di latte, meglio se intero, uno yogurt greco o naturale, intero, della ricotta o dei fiocchi di latte, una omelette. Anche una piccola quota di grassi è consentita: un cucchiaino di burro, la scelta di uova o latticini interi basta e avanza. Evitate come la peste le colazioni solo proteiche.Peggiorano il problema.
Se prima di pranzo avete fame, o se dalla colazione passano più di quattro ore, quasi obbligatorio lo snack: due carote crude sono l’ideale.
2) Pranzo a basso indice glicemico: se vogliamo capire come mangiare meno nel pomeriggio, è la prima metà della giornata che dobbiamo imparare a gestire meglio. La colazione l’abbiamo vista, ora passiamo al pranzo. Che deve essere a basso indice glicemico e ad elevato indice di sazietà. Per esempio: cereali integrali, legumi, patate, proteine magre come carne bianca o pesce, uova e verdure sono alimenti che tendono a saziare senza alzare troppo la glicemia, e ci mantengono sazi a lungo. Quindi: un piatto di orzo più verdure, un piatto di legumi e verdure, petto di pollo con una patata bollita e condita più verdure, pesce più pane integrale e verdure, avena e piselli, o cose simili. Se vi va il primo piatto, fatelo diventare unico: pasta e riso anche non integrali sono ok se li riduciamo per abbinarli a molte verdure di contorno, olio o burro per condire, e un pezzetto di formaggio, o un uovo, salmone o del tonno. Per esempio: pasta integrale 70 gr, più tonno al naturale 100 gr, e 250 gr. di pomodorini, più un un cucchiaio di olio. Si può finire il pasto con un’insalata e una tisana per digerire, o un mandarino. (segue a pagina 3)