Dieta mediterranea: la piramide alimentare è sbagliata?

Quando si parla di corretta alimentazione, a chi non viene in mente la famosa piramide alimentare? Non quella di Cheope, quindi, ma quella che divide gli alimenti in fasce alimentari. Alla base abbiamo gli alimenti che dobbiamo mangiare con regolarità, quotidianamente. Al vertice le cose che dobbiamo mangiare di rado.
Ma le ultime ricerche hanno gettato delle luci inquietanti su quanto ritenevamo corretto, a partire proprio dalla concezione di dieta mediterranea. Da dove nasce? E siamo sicuri che questo modello di alimentazione virtuosa, piena di cereali integrali e verdure, ma con pochi grassi saturi, come osservato dal celebre Ancel Keys, sia stato mai seguito dagli italiani?

Dieta mediterranea: la piramide alimentare è sbagliata?

Su queste nuove ricerche si basa il libro dell’autrice di “Morte dalla piramide alimentare“, Denise Minger. La Minger è una blogger divenuta celebre per essere stata la prima a confutare le teorie del China Study sul binomio proteine animali/malattie.

Il libro si trova solo in inglese, e fa un confronto tra la dieta Paleo, la dieta vegetariana e la dieta mediterranea.

L’autrice nota che ci sono delle cose che in tutte e tre le diete vengono bandite.
I cibi raffinati, per esempio. Ma è vero che se mangio integrale miglioro la mia salute e se mangio della pasta comune o del pane bianco posso ingrassare? La risposta è: dipende.
Ma c’è anche un’accusa alle linee guida sulla corretta alimentazione, tutte mosse da interessi di lobby e molto lontane a occuparsi della salute della gente.

In particolare, ci si interroga sul ruolo dei grassi a tavola: è vero che fanno male?

E’ vero che i grassi saturi sono legati al rischio di malattie cardiache?

Dopo aver scoperto che i cibi che contengono colesterolo come le uova non sono direttamente collegati all’ipercolesterolemia, che alcuni grassi saturi possono persino fare bene alla salute, Denise si interroga su un punto: chi ha deciso le regole della dieta mediterranea? E chi la piramide alimentare che noi consideriamo così genuinamente nostrana?

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