Dieta del gruppo sanguigno, del dottor Mozzi e così via

Negli ultimi tempi in tantissimi mi scrivono chiedendomi lumi sulla dieta del gruppo sanguigno, che in Italia impazza anche grazie a uno dei suoi maggiori sostenitori, il dottor Mozzi. Come per il caso del dottor Lemme, anche con il dottor Mozzi ci troviamo di fronte a un “personaggio”, che manda avanti un metodo che la scienza ha ampiamente smentito. Tanto che la dieta del gruppo sanguigno fuori dall’Italia ha perso credibilità da anni, qui da noi se ne parla proprio perché è Mozzi a portarla avanti.

Poiché mi chiedete spesso se ci sono studi che hanno smentito la validità della dieta del gruppo sanguino, ve ne elenco qui alcuni.

Si sa da tempo che persone con determinati gruppi sanguigni sono più o meno predisposti a sviluppare certe malattie, che però con l’alimentazione hanno ben poco a vedere.
Uno studio ha fatto seguire la dieta del tipo A a un campione generico di persone, constatando che tutti, indipendentemente dal loro gruppo sanguigno avevano benefici. Il motivo è semplice. La dieta per il tipo A prevede un maggiore consumo di vegetali. La stessa cosa non accadeva con la dieta del gruppo B o 0, neanche quando seguita dalle persone con quel gruppo sanguigno B o 0.

Nel 2013 una importante metanalisi ha raccolto centinaia di studi che si sono occupati del legame gruppo sanguigno/dieta, trovando questo legame inattendibile (non esiste alcuna evidenza allo stato attuale che renda validi i presupposti benefici delle diete del gruppo sanguigno).

Ci sono stati studi che hanno trovato correlazioni tra gruppo sanguigno e alimentazione? Sì, ma su campioni veramente piccoli di studio, e arrivando a risultati opposti a quelli della dieta del gruppo sanguigno, come questo studio, dove si spiega chiaramente che le persone con gruppo sanguigno A non dovrebbero mangiare fagioli, noci e ortaggi. Nella dieta del dottor Mozzi, il gruppo sanguigno A è vegetariano.
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