Dieta per psoriasi: il caso di Hanna e il suo libro “Radiant”

Può la dieta ridurre o addirittura far regredire i sintomi della psoriasi? L’inglese Hanna Sillitoe, originaria di Manchester, vi direbbe di sì: dopo aver sofferto per anni di una grave forma di psoriasi a cui si aggiungevano problemi infiammatori che includevano i reni, eczema e acne e aver provato tutte le terapie disponibili fino alla chemioterapia, Hanna ha usato l’alimentazione come arma contro la sua malattia. La sua intuizione ha avuto successo e oggi Hanna ha raccolto la sua esperienza in un libro, Radiant, in cui spiega come è arrivata a mettere a punto la sua dieta per psoriasi, ed elenca una serie di ricette e di percorsi per chi come lei ha avuto gravi problemi di pelle.

In sostanza, spiega Hanna nelle varie interviste, psoriasi e flora intestinale sono strettamente legate: per questo motivo, la prima fase della sua dieta anti psoriasi è stata molto restrittiva. Il primo mese infatti Hanna ha fatto una dieta essenzialmente vegana e raw, dove gli unici cibi che ha assunto sono stati frutta, verdura e semi oleoginosi, sotto forma di succhi centrifugati. Dopo dieci giorni la pelle di Hanna, che in genere era costretta a bendarsi per uscire di casa, è migliorata sensibilmente, e i segni della psoriasi, sotto forma di macchie rosse ed estese e rush cutanei che coprivano interamente braccia e gambe, si sono notevolmente attenuati e come sfiammati. Successivamente, Hanna ha adottato un protocollo paleo autoimmune di tipo latto-ovovegetariano con restrizioni, e con l’unica differenza di prediligere frutta e verdura preferibilmente a crudo e non cotta. In sostanza la dieta per psoriasi di cui parla Hanna prevede i seguenti cibi quotidianamente:
– frutta e verdura preferibilmente crude a parte le solanacee (quindi sono ok solo le patate dolci) e alghe
– centrifugati a freddo di frutta e verdura
– semi oleoginosi (dai semi oleosi alla frutta secca)
– cocco, cacao, spezie, erbe aromatiche
– uova
– cereali senza glutine e falsi cereali
– olio di oliva o di cocco
A questa lista si aggiungono alcune eccezioni: alcuni tipi di soia come i fagiolini edamame, il formaggio di capra (che ha basso contenuto di lattosio), legumi come piselli o ceci.
Ai cibi no (glutine, carne, solanacee, zucchero industriale, formaggi e latticini) Hanna ha aggiunto anche l’alcol, diventando astemia.