Dieta sbagliata: è possibile ottenere un risarcimento danni?

A seguito di moltissime persone che mi scrivono dicendo che la dieta che è stata loro prescritta o i farmaci dimagranti (spesso anoressizzanti) che il medico ha dato loro problemi di salute, oggi voglio affrontare brevemente il tema del risarcimento danni che si può ottenere nel caso in cui abbiamo avuto una dieta sbagliata o la prescrizione di farmaci e integratori che ci hanno rovinato.

Distinguiamo due casi: 
il caso in cui è la scelta autonoma del paziente di mettersi a dieta. In questo caso, se io voglio una dieta in Italia posso averla legalmente dal dietologo o dal nutrizionista con laurea in biologia. Possono altresì elaborare autonomamente delle diete il dietista e il farmacista.
Queste figure tuttavia non possono prescrivere una dieta, ovvero non possono dire a tizio: deve dimagrire perché è obeso/sovrappeso.

La prescrizione infatti è un atto medico. Così come andiamo dal medico per farci prescrivere una cura a un malanno, è il medico a decidere se il nostro sovrappeso richiede una dieta oppure no. Se facciamo di testa nostra e ci rivolgiamo ad altre figure che non sono medici ma svolgono altre professioni di carattere sanitario, cioè se autonomamente chiediamo di voler dimagrire, queste persone possono stilarci una dieta.
E possono rivolgersi ai pazienti che vanno da loro per mettersi a dieta, con o senza precedente prescrizione medica, anche se sarebbe opportuno avercela, per stilare un piano alimentare, senza prescrizione dunque è una prestazione.

Il caso in cui ci si rivolge al medico per un problema di salute e questo ci prescrive la dieta: in questo caso, è infatti il medico, quindi anche il dietologo, a poterci prescrivere la dieta come cura per quel problema di salute. E se sbaglia, per esempio prescrivendoci farmaci o diete che ci hanno creato problemi, noi possiamo denunciarlo. Ovviamente dobbiamo provare di aver ricevuto dal medico la prescrizione che sia della dieta o del farmaco dimagrante, e provare di soffrire di una serie di disturbi a seguito di essa.
Possiamo fare ovviamente la stessa cosa anche nel primo caso, tuttavia ricordandoci che un conto è una prestazione, un altro è una prescrizione.
Per saperne di più, vi rimando a questo articolo apparso su La legge per tutti.

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