Perché e dove diffidare di questo libro:
– parla male di tutti gli zuccheri: la Watson fa un’analisi abbastanza miope di zuccheri e carboidrati complessi nella dieta, e alla fine il regime dimagrante che propone è una low-carb. Le motivazioni che adduce per cui gli zuccheri non sono indispensabili in una dieta equilibrata sono state ampiamente riviste e dibattute. Insomma, la Watson come Perlmutter & soci, fa parte di quel movimento “no sugar” da cui tanti nutrizionisti e dietologi hanno preso le distanze: il regime proposto rischia di essere stressante, e dal punto di vista ormonale potrebbe dare anzi problemi a livello di tiroide e ghiandole surrenali. Inibendo l’attività ormonale della prima e stressando le seconde, e provocando fame nervosa e metabolismo lento sul lungo termine.
– demonizza il glutine: sì ai falsi cereali, no o quasi ai cibi con glutine. Anche qui, un conto è un eccesso di cibi che contengono glutine, un altro è eliminare il glutine dalla nostra tavola, spesso affidandoci a prodotti più poveri di nutrienti.

D’altra parte, è vero che i Firmicutes o batteri cattivi proliferano in una dieta ricca di zuccheri, ma è anche vero che la loro incidenza è stata in generale riscontrata nella tipica dieta occidentale priva di micronutrienti e fibre.
Insomma, tralasciando questi due limiti, il libro della Watson potrebbe comunque essere una manna dal cielo per chi ha sempre pancia gonfia, tendenza al sovrappeso e ha l’impressione di mangiare poco ma ingrassare comunque.