La dipendenza da zucchero esiste davvero? No.

La dipendenza da zucchero esiste davvero?
Lo ammetto, sulla storia dello zucchero che fa male e causa dipendenza ci sono cascata anch’io: anch’io ho fatto una dieta senza zucchero (per zucchero qui intendo: zucchero bianco o grezzo, ovvero il saccarosio). Ci è voluto un po’ di tempo perché realizzassi che non solo eliminare del tutto lo zucchero non dava alcun vantaggio particolare alla mia dieta, nel momento in cui lo sostituivo con altri dolcificanti calorici come la melassa o il miele, ma è una pratica molto stressante. Glucosio, sale, acqua. Questi sono tre elementi su cui ruotano buona parte dei miti alimentari, ma sono e rimangono tre elementi vitali per la nostra salute.

Chiaro, possiamo avere il glucosio anche da altre forme di carboidrati sia semplici che complessi, per cui il saccarosio in sé non è essenziale alla vita. Chiaro (due) che troppo glucosio, così come troppo di qualsiasi cosa (troppa acqua, troppo sale) fa male. E quindi anche troppo zucchero fa male.

Ma ci sono tre cose che, per quanto riguarda la dipendenza da zucchero, sono false. Sono state smentite e non ha senso sacrificare la propria alimentazione nella difesa di una nostra fissazione.

La prima cosa falsa è che lo zucchero di canna sia più nutriente di quello raffinato: dunque (non si capisce perché), lo zucchero raffinato fa male, quello di canna è salutare. Ci sono minime differenze tra i due zuccheri. Dario Bressanini ha brillantemente sfatato questo mito in questo articolo che vi invito a leggere: ha anche sfatato la leggenda per cui per rendere bianco lo zucchero si usassero coloranti e altre sostanze dannose.

La seconda cosa falsa è che lo zucchero sia un veleno. Il saccarosio è un disaccaride composto da glucosio e fruttosio. Il glucosio e il fruttosio insieme li troviamo anche nella semplice frutta, in alcuni vegetali come la barbabietola, le patate e le carote, nei semi oleosi e oleoginosi (i pistacchi hanno 7 grammi di saccarosio ogni 100 grammi, dunque più di un cucchiaino di zucchero), e persino in dosi minori nei cereali e nei legumi. E’ vero, esiste anche lo sciroppo di glucosio-fruttosio derivato dal mais che viene usato per dolcificare molti prodotti industriali: dunque se mangiamo biscotti, snack o altro, magari possiamo evitare lo zucchero nel caffè.

Ma se non consideriamo i cibi che vi ho elencato come veleno, pur contenendo saccarosio, perché allora il saccarosio sotto forma di zucchero è veleno? Quindi è la dose che fa il veleno. Ma se è la dose che fa il veleno questo vale per tutte le sostanze. Ma vediamo la storia della dipendenza da zucchero (SEGUE A PAGINA DUE)

Chiudi il menu