Insulinoresistenza e sensibilità all’insulina

Al tempo stesso, questo circolo vizioso fa sì che, poiché le cellule non ottengono il giusto nutrimento di glucosio, noi tendiamo ad avere sempre più fame.  L’insulinoresistenza non è solo una delle cause del diabete di tipo 2, ma, poiché spesso non viene correttamente diagnosticata, porta a una serie di sintomi, tra cui un aumento del peso corporeo. Non solo. Dagli anni Sessanta una serie di studi su dei campioni di grasso corporeo umano hanno stabilito che le cellule di grasso sono insulinoresistenti. Questo vuol dire che l’insulinoresistenza aumenta nelle persone con alta percentuale di grasso corporeo e diminuisce nelle persone magre. E che uno dei primi modi per contrastare l’insulinoresistenza è dimagrire, ovvero diminuire la percentuale di grasso corporeo.
Non è un caso, infatti, che all’aumento della massa magra e alla diminuzione di quella grassa corrisponde una maggiore sensibilità cellulare all’azione dell’insulina. Da qui, una serie di teorie e supposizioni sono state mandate avanti allo scopo di capire cosa causa l’insulinoresistenza (per ragioni dietetiche, escludendo cioè alcune sindromi o le cause genetiche), ma alcune di queste sono state smentite negli ultimi anni. Ecco cosa si diceva e cosa forse è stato smentito. (SEGUE A PAGINA TRE).

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