Perché dimagrire aumenta il senso di fame?

Moltissime persone non hanno problemi di fame nervosa finché non si mettono a dieta: ovvio, mi direte, se stai a dieta mangi di meno, perciò ti viene fame perché in generale sei abituato a mangiare di più. Questo infatti è vero, ma non è l’unico aspetto da considerare, per due motivi.
Il primo è che grazie a una strategia nota come dieta volumetrica, i cibi meno densi di calorie ma anche molto voluminosi come la verdura possono sostituire parte degli alimenti densi di calorie.
E questa strategia è un po’ tipica di molte diete ipocaloriche.
Faccio l’esempio con il piatto di pasta: se da 120 grammi ne mangiamo 60 e ci aggiungiamo non più la cucchiaiata di sugo ma 350 grammi di cavolfiore, io riesco a ridurre le calorie e ottenere un piatto comunque saziante. E i cibi light? Un latticino scremato sarà poco meno appagante di uno intero (e senza dubbio meno digeribile o nutriente): però yogurt light e formaggi light sono ampiamente usati da chi è a dieta, e il volume del cibo è lo stesso.
Nelle diete chetogeniche, invece, ovvero le low carb, è la presenza massiccia o di proteine o di grassi a favorire il senso di sazietà: eppure molte persone hanno sperimentato il senso di fame anche durante queste diete, soprattutto quando la dieta chetogenica per funzionare aveva bisogno di un tetto calorico basso, quasi come una dieta bilanciata.

Dunque il senso di fame scatenato dalle diete non è una questione di maggiore scarsità di cibo o non è solo questo. Ecco due ragioni importanti per cui si scatena l’appetito: entrambe hanno a che fare con il tessuto adiposo. (SEGUE A PAGINA DUE)