7 abitudini alimentari che ti fanno ingrassare

article-2386754-1B3345F3000005DC-339_634x429La nutrizionista Cynthia Sass ha individuato in questo articolo ben 7 abitudini alimentari che corrono il rischio di farci ingrassare “accidentalmente” e che vanno evitate se vogliamo perdere peso o quantomeno rimanere in forma: alcune di queste abitudini le ritrovo nella maggior parte delle lettrici del mio blog che mi scrivono per dirmi che hanno problemi di peso o non riescono a dimagrire, e, ahimè, altre sono le solite “buone abitudini” che l’industria delle diete ci ha imposto e letteralmetne inculcato e che noi difendiamo nonostante l’evidenza. Vediamo cosa ne pensa Cynthia Sass:
7 ABITUDINI ALIMENTARI CHE TI STANNO FACENDO INGRASSARE
1) Bere troppo:
non è sotto accusa il bicchiere, anche abituale, di vino, ma l’aperitivo alcolico o il superalcolico anche occasionale. Sembra strano, ma l’apericena o il drink che ci riserviamo dal giovedì sera alla domenica fanno il vero danno, perché riducono il metabolismo di grassi e zuccheri (quindi più beviamo più abbiamo gli effetti di un metabolismo basso)  e soprattutto non viaggiano da soli. Se ci possiamo far bastare il bicchiere di vino, quasi rituale, del pasto, chi è che non cede al secobdo giro quando si beve tra amici?
2) Mangiare cibi dietetici o light: la tentazione di tagliare calorie scegliendo il light è forte, ma dovete resistere. Uno, perché il light non ha proprio ragione di essere dal punto di vista nutrizionale: perché eliminare i grassi della ricotta, che ci possono essere utili per digerirla? Perché eliminare i grassi del burro, che aiutano il metabolismo e l’assorbimento di alcune vitamine? Tutto per mangiare di più? Ma di più di cosa, se l’alimento che poi ci troviamo sul piatto risulta impoverito?
3) Abbuffarsi di cibi naturali: anche io mangio tanta frutta e verdura, ma vi assicuro che non è il caso di mangiare più porzioni a pasto. Dovreste avere una digestione di ferro per non avere problemi da un surplus di frutta e verdura, e posto che ce l’abbiate, ecco il modo migliore per rovinarsela. Stessa cosa per l’integrale. Va benissimo convertirsi a una dieta a basso indice glicemico, ma passare dall’oggi al domani a una dieta ricca di cibi integrali e legumi può dare problemi di peso, anziché risolverli. Bisogna moderarsi anche nei cibi che crediamo sani e lasciarci comunque una finestra di cibi ad alto indice glicemico che risultano più facilmente digeribili. Per esempio non è un reato mangiarsi del pane tostato a colazione o una banana, e delle patate di contorno al nostro piatto proteico. Potrebbe andare meno bene mangiare solo verdure a foglia verde, invece.
4) Saltare i pasti. Saltare i pasti è uno stress, lo stress rallenta il metabolismo, quindi saltare i pasti rallenta il metabolismo e ti spinge a mangiare troppo ai pasti successivi. Da evitare, decisamente.
5) Contare le calorie: contare le calorie fa sì che le persone si focalizzino di più su queste che sulla qualità di un cibo. Inoltre, secondo uno studio contare le calorie è uno stress notevole, perché teniamo costantemente sotto controllo quello che mangiamo. Decisamente da evitare, tanto più che, se vi basate sulle tabelle nutrizionali, queste  sono sbagliate nove volte su dieci.
6) Tagliare i grassi: questa è spesso la conseguenza di chi si fissa sulle calorie, perché taglia i grassi. Il ragionamento di molti è questo: se taglio i grassi, che sono calorici, riuscirò a tagliare anche 3-400 calorie mantenendo le stesse porzioni dei cibi. Giusto? Sbagliato! I grassi servono per la digestione, il metabolismo e per assorbire alcuni nutrienti, per esempio le vitamine liposolubili. La conseguenza? Once again, il metabolismo lento.
7) Mi merito il dolcetto: che senso ha stare a dieta rigida se poi sgarriamo, cediamo alla fame nervosa (giustamente), alterniamo i digiuni alle abbuffate? Quest’ultimo atteggiamento, passare da diete drastiche a giorni di pacchi di biscotti da cullare è la cosa peggiore per il nostro metabolismo ma anche la nostra salute mentale.

Lo dice la scienza: tenderemo a essere infelici credendo due cose: la prima, che se mangio meno di quanto consumo dimagrisco. Non è sempre vero e soprattutto può essere vero se facciamo una dieta per la prima volta in vita nostra, e per i primi mesi. Poi il metabolismo si adatta e niente sarà più come prima. Tenderemo a ingrassare appena torneremo a mangiare normalmente e quando proveremo a tagliare di nuovo le calorie per dimagrire di nuovo, avremo sempre più difficoltà a perdere peso. Conosco persone obese che mangiano ottocento calorie, fanno una dieta solo proteica o chetogenica: e rimangono obese. Perché la teoria non coincide con la pratica? Perché di mezzo c’è il corpo umano.