A dieta occidentale per 15 giorni: ecco cosa accade a una tribù

Quindici indigeni africani provenienti dalle zone rurale del continente hanno mangiato per due settimane la tipica dieta americana; e per 15 giorni un gruppo di americani ha mangiato come gli africani delle tribù rurali. I risultati, racchiusi in uno studio, sono decisamente scioccanti.
Difatti, nelle due settimane in cui un gruppo di afroamericani ha seguito una tradizionale dieta africana tipica delle zone rurali, i suoi biomarcatori di rischio di neoplasia si sono notevolmente ridotti; in particolare, si è ridotto il rischio di neoplasia del colonretto, e si è osservata una sostanziale modificazione del microbiota.

Come da precedenti studi, pare che la flora batterica intestinale migliori sensibilmente in pochissimi giorni, permettendo già una migliore salute dopo poche settimane di cambiamento dietetico. In particolare, gli americani dello studio hanno fatto una dieta con un alto consumo di carboidrati a basso indice glicemico (legumi, tuberi, cereali integrali), un moderato consumo di proteine e un basso consumo di grassi.
Ma i ricercatori hanno fatto anche il gioco inverso, dando la possibilità a un gruppo di africani di sperimentare la dieta occidentale, con particolare riferimento alla dieta americana: fast food, fritture, per sole due settimane.
I risultati? Un peggioramento della salute, la tendenza a ingrassare e una flora batterica malata, con biomarcatori di rischio neoplasico.
I ricercatori non hanno dunque dubbi: una dieta ricca di grassi cattivi e di alimenti poco nutrienti e ad alto indice glicemico, con scarsità di fibre e vegetali, fa ammalare la flora batterica, ci rende più grassi ed esposti a gravi patologie.
Ma possiamo cambiare il nostro quadro di salute in pochissimo tempo: basta mangiare più frutta e verdura, scegliere cotture semplici, e tuberi e cereali integrali al posto di alternative meno salutari come prodotti da forno e snack. 


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