Due approcci alimentari che sembrava impossibile conciliare, ovvero la dieta Paleo o Paleodieta (sì a prodotti di origine animale, no a latticini e formaggi, no a prodotti industriali, no a cereali e legumi) e la dieta vegana (no a nessun prodotto di origine animale, neanche il miele) si sono uniti a formare una nuova dieta che metterà d’accordo tutti (a parte i vegani): quelli che cercano un nuovo modo di mangiare, più sano e pulito, e quelli che vogliono una dieta bilanciata. La dieta Pegan. 
Secondo quanto ha affermato la dietologa Susie Burrell al Daily Mail Australia, la dieta Pegan comprende alcuni principi della paleodieta, ma allarga la dieta a contenere cereali integrali senza glutine e in generale a un maggior contenuto di fibre, tenendo conto che proprio le fibre ci permettono di digerire meglio le proteine animali e minimizzarne gli effetti negativi. Si sa infatti che la dieta Paleo è fin troppo generosa nelle sue porzioni di carne e pesce: tenuto conto che latticini e formaggi sono esclusi, la Paleo prevede un consumo di carne talmente massiccio che, secondo un recente articolo, se la facessimo da centinaia di anni saremmo diventati cannibali e non solo carnivori. La Pegan con il suo compromesso di una base di cereali e fibre, riduce la deriva carnivora dei Paleo.
Il termine Pegan è stato inventato dal dottor Mark Hyman, che conosciamo per la sua dieta semplice e per i suoi programmi detox: gli alimenti no sono lo zucchero, il glutine e i latticini, mentre si può mangiare tutto il resto. Sì a pseudocereali, legumi e cereali senza glutine come il riso.
Un esempio di dieta Pegan?
Colazione con pancakes di banana e un bicchiere di latte di cocco.
Spuntini a base di frutta e noci
Pranzo con insalata di quinoa e contorno di verdure
Cena carne o pesce più verdure.
E passiamo alla domandona che vi fate tutti. Un simile regime farà dimagrire? Molto probabilmente sì, anche se non amo le diete di privazioni e trovo inutile la guerra al glutine, la dieta Pegan è adatta a chi è intollerante al lattosio e mostra una sensibilità ai prodotti da glutine (che si manifesta per esempio con gonfiore dopo un piatto di pasta), e potrebbe essere seguita come “clean diet” cioè dieta disintossicante per un mese. E’ difatti del tutto simile alla dieta Whole 30 e permetterebbe di far perdere parecchi chili perché costringe chi la segue a mangiare sano, evitando ogni prodotto confezionato o dolce.