Quale donna non vorrebbe mangiare come un uomo? E quanti uomini si mettono a dieta? Fateci caso: a mettersi a dieta e a essere più fissate con la dieta sono le donne. Così, un personal trainer e nutrizionista, Jim White (non un dietologo, uno con una laurea in nutrizione) ha pensato una genialata: se le donne sono quelle più fissate con le diete significa che gli uomini non ne hanno bisogno.
Dalla sua c’è la statistica: sono le donne a essere in media più obese degli uomini. Ma il nostro Jim non ce la fa a spiegarsene i motivi senza ricorrere alla fantascienza: non basta ad esempio chiedersi se la percentuale di massa magra, strutturalmente presente più negli uomini che nelle donne, fa sì che gli uomini ingrassino meno, e di fatto mangino di più; non ce la fa a pensare che nella dieta ci sono delle differenze tra uomini e donne tali che le donne, per ragioni genetiche ed evolutive (pensate al ciclo, parto, menopausa ecc, tutte modificazioni che spingono la donna a mettere massa grassa per sopravvivere) tendono a ingrassare. Per lui è troppo e troppo poco affascinante il fatto di dire che uomini e donne sono geneticamente diversi. Meglio fare un volo pindarico eccezionale: le donne sbagliano alimentazione con quest’ansia della salute, mentre tutti gli uomini, mangiando carne, grasso e bevendo birra, rimangono magri. Roba da applausi, il trionfo dell’abduzione che vince su ogni logica. E quindi anche lui, come qualche altro buontempone, promuove il meccanismo di “bruciare i grassi con i grassi”, ammazzandosi di costolette, fritture e burro per rimanere in salute, ma soprattutto puntando sulle proteine animali. Verdure? Frutta? Ma no, un vero uomo non le mangia! A tal proposito vorrei far conoscere a Jim un paio di miei amici: uno va avanti a carne, pancetta e birra, zero frutta e verdura; l’altro fa uno sforzo salutistico e aggiunge a quantitativi imbarazzanti di grassi una insalatina ogni tanto, la Caesar Salad del Mc Donald. Ora, io mi domando e dico: perché questi due miei amici sono obesi? Se questa del vero uomo è l’alimentazione vincente, perché fa così male?
