Bufale alimentari: l’Istituto Superiore di Sanità fa chiarezza

Dall’acqua del rubinetto poco salubre alla paura del glutine: le principali bufale alimentari sono state elencate in una pagina dell’ISSalute, il nuovo portale a cura dell’Istituto Superiore di Sanità, allo scopo di fornire un chiaro vademecum su quello che c’è di vero (o no) dietro molte credenze su dieta e alimentazione sana. Ecco una lista di quelle che secondo l’Istituto Superiore di Sanità sono vere e proprie bufale alimentari in campo dietetico.

BUFALE ALIMENTARI: QUELLO CHE DICE L’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ.
Bufale alimentari sul dimagrimento
1) Le diete drastiche ti fanno perdere tanti chili in poco tempo:
sebbene l’ago della bilancia cali, il metabolismo si abbassa rapidamente anche dopo una settimana di dieta molto drastica. Il peso che scende sulla bilancia è quello della massa muscolare, non di quella grassa, che invece il corpo mantiene registrando la dieta drastica come “situazione d’emergenza”. La conseguenza è l’effetto yo-yo: si perde peso e poi lo si riprende, ma non si riprende la massa magra persa. Bensì il corpo tende ad accumulare più grasso con il passar del tempo.
2) L’obesità infantile passa con lo sviluppo: questo è un luogo comune duro a morire. Un leggero sovrappeso può verificarsi in fase pre-puberale e risolversi in età puberale, ma se il bambino è in forte sovrappeso oppure obeso, c’è bisogno di un intervento dietetico medico per evitare che questo sovrappeso si traduca in uno stato di obesità da adulto.
3) La pasta fa ingrassare, l’ananas è un bruciagrassi: non esiste un alimento che da solo faccia ingrassare, né esiste un alimento che da solo faccia dimagrire. Il contesto è importante. Escludere alcuni alimenti dalla propria dieta può portare a carenze nutrizionali: in particolare, è bene non escludere le fonti di carboidrati complessi, e assicurarsi che la nostra dieta contenga carboidrati per il 60% dell’introito complessivo giornaliero. Di questi, 3/4 devono essere da fonti di carboidrati complesse (riso, pasta, pane, patate, cereali in generale) e dei carboidrati semplici, dobbiamo consumare tre porzioni di frutta al giorno.
4) Saltare i pasti fa dimagrire: meglio fare piccoli past frequenti che non saltare i pasti. Se si digiuna, la glicemia scende e il cervello manda stimoli di fame e maggior desiderio di cibo. Non è attendibile l’idea che con il digiuno si perda massa grassa. Organizzare un piano alimentare facile da seguire, con consumo di alimenti ogni 3-4 ore, può rivelarsi molto utile per la salute e anche per il controllo del peso. 
5) Gli integratori possono sostituire frutta e verdura. Frutta e verdura non ci forniscono solo vitamine, sali minerali e antiossidanti come molti suppongono: le loro funzioni sulla salute sono complesse, e a tutt’oggi non esiste una valida alternativa alle 5 porzioni raccomandate (tre di frutta, due di verdura), al giorno.
6) Barrette e integratori alimentari possono sostituire un pasto: nessun prodotto confezionato dovrebbe sostituire un’alimentazione varia e più naturale, se non per periodi limitati di tempo: anche in chi usa questi prodotti, è necessario fare attenzione alle etichette.

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