Cancro al colon: il rischio è legato ai nostri batteri intestinali

Gli scienziati del Dana-Farber Cancer InstituteMassachusetts General Hospital non hanno o quasi dubbi in merito: il nostro microbiota intestinale è strettamente legato a maggiori rischi di ammalarsi di cancro al colon. In particolare, esisterebbe un legame tra un preciso batterio ad azione patogena, il Fusobacterium nucleatum, e un rischio maggiore di contrarre il cancro al colon. Tale batterio infatti sembra la causa di numerose patologie, perché riesce a indebolire il nostro sistema immunitario. Sappiamo già che la nostra flora batterica comunica con il nostro sistema immunitario, per esempio contribuendo al sovrappeso come “risposta immunitaria” ad alcune patologie (per esempio l’insulino resistenza da dieta).
Cosa si può fare?

Quello che consigliano i ricercatori, dopo aver analizzato il microbiota intestinale di oltre centomila persone nel corso di decine di anni, è di adottare delle misure preventive che agiscano su due fronti: da un lato, che incrementino i batteri buoni nella nostra flora intestinale, e dall’altro che, grazie a una maggiore presenza di questi batteri buoni, riducano indirettamente l’azione del Fusobacterium. Una dieta prudente, che nel caso della prevenzione del cancro al colon (non della cura, sia chiaro) si traduce in un maggior apporto di fibre provenienti da frutta e verdura ma anche da cereali non trattati. Questa dieta prudente va seguita nel lungo termine perché abbia dei benefici sulla proliferazione dei batteri buoni e la riduzione di quelli cattivi e patogeni (fonte).

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