Carne sintetica: il nuovo cibo del futuro?

Dopo il Soylent (per l’Europa Joylent), una bevanda artificiale che ha ottenuto il riconoscimento di alimento e che ha in sé tutti i macro e micronutrienti per soddisfare il fabbisogno nutrizionale giornaliero di un uomo, si torna a parlare di un altro alimento “da laboratorio”, stavolta un po’ più particolare: la carne sintetica.

La carne sintetica, che si produrrebbe a partire dal siero fetale del vitello  (unica parte originariamente animale) o da un altro campione di cellule, fu presentata per la prima volta nel 2013, sotto forma di hamburger.

Al momento i costi sono talmente alti per lo sviluppo della tecnologia, che si pensa sia impossibile che la carne sintetica arrivi in commercio, nonostante sia stata già approvata dalla FDA, e, nonostante potenzialmente il processo produttivo sia illimitato, ovvero si possano produrre da poche cellule staminali tonnellate e tonnellate di carne: senza l’uccisione di animali, senza allevamenti intensivi, ma con lo stesso valore nutritivo della normale carne.

E dal 2013 non se ne è più parlato o quasi fino al 2017: la società americana Memphis Meats avrebbe infatti messo a punto una carne che è un incrocio tra pollo e anatra, con l’idea di produrre una carne di pollame “pulita” (in foto potete vedere la loro anatra all’arancia). I dubbi sulla produzione della carne sintetica e sui suoi costi di mercato potrebbero essere falciati via dalle start-up americane, che stanno spingendo perché questa carne in vitro arrivi sulle tavole dei consumatori di tutto il mondo entro i prossimi cinque anni. 

Chiudi il menu