Carni rosse, carni lavorate e rischi per la salute

carni rosseDopo averne parlato già a sufficienza in questo articolo, e avendo in passato visto i risultati delle ricerche degli studi Epic, e le raccomandazioni pubblicate sul sito italiano dello Iarc, sapevo già che le carni rosse e lavorate erano legate a rischi di salute per l’uomo, e in particolare per alcune neoplasie, tra cui quella del colonretto. La distinzione tra carni rosse e lavorate c’era già, in teoria, ma come sapete tutti, un nuovo documento diramato dallo Iarc di Lyone ha introdotto alcune categorie per identificare meglio le sostanze o i cibi a rischio.

Queste categorie sono state create partendo non dal grado di pericolosità di alimenti e sostanze, come molti potrebbero pensare, ma da quanto gli esperti abbiano o meno raccolto prove evidenti, quindi in base al numero di dati sulle correlazioni probabili tra certi alimenti e il rischio di sviluppare certe malattie. Il che, se state annaspando a cercare di capire cosa significa, spinge anche me a chiarire tutta la faccenda, senza creare allarmismi. Difatti, adesso si sa che le carni rosse non lavorate, ovvero fresche, rappresentano solo un rischio probabile di cancerogenità e sono associate positivamente solo ad alcuni tipi di neoplasie, quelle del colonretto.

Cosa vuol dire? Che le carni lavorate possono causare una neoplasia esattamente come il fumo e l’esposizione ad alcuni agenti chimici, e che invece  il consumo di troppa carne fresca rossa (per fresca intendo: non lavorata, ovvero non sottoposta a lavorazioni industriali) è associato a un rischio probabile di alcuni tipi di neoplasia (gruppo 2 A).

LE LINEE GUIDA DELL’OMS, IN (FACILE) SINTESI

Ok, ma cosa vuol dire, esattamente? Cercherò di spiegarvelo proprio alla papale. Lo so che pare brutto dire che spiego queste cose alla papale, ma la pubblicazione dello Iarc ha sollevato non pochi dubbi, dubbi che forse saranno venuti anche a voi. Quali sono i cibi che rientrano nella categoria di carni lavorate? Siamo sicuri di conoscerli tutti? E davvero ci stanno dicendo che si possono mettere sullo stesso piano due fette di salame con, faccio per dire, tre sigarette? (segue a pagina due)



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