Che tipo di grasso corporeo hai?

Le donne hanno una maggior percentuale di grasso sottocutaneo, quindi il meno insidioso, mentre il grasso viscerale è più presente nei maschi: il fatto di avere un peso nella norma non esclude di avere uno, l’altro grasso o entrambi.
Le differenze tra un grasso e l’altro vengono chiamate “paradosso del grasso“: il grasso corporeo è un vero e proprio organo che dialoga con il cervello e il nostro sistema immunitario.
Dunque quando pensiamo di “ingannare” il corpo, siamo fregati due volte: perché siamo scemi a pensare che il corpo, quasi fosse un ente a sé, sia estraneo a quello che decidiamo con la mente; e perché grasso e mente a livello chimico dialogano molto meglio del nostro inconscio con il nostro corpo. Ma torniamo al grasso.

La percentuale di grasso viscerale si accerta per mezzo della risonanza magnetica.
La buona notizia è che il grasso viscerale si combatte più facilmente di quello sottocutaneo: nelle persone sovrappeso o obese si assiste più facilmente al fenomeno per cui nell’attività fisica si prende massa magra e si perde al tempo stesso massa grassa.
La cattiva notizia è che il grasso sottocutaneo, non minaccioso per la salute, è un gran bastardo: si tratta del cosiddetto grasso ostinato, quello che va via per ultimo, quello di cui il corpo non vuole liberarsi facilmente. Mentre liberarsi del grasso viscerale significa avere una maggiore salute, liberarsi del grasso sottocutaneo è per il nostro corpo come cedere i forzieri al nemico. 
Se il grasso viscerale se ne va più facilmente con dieta sana e attività e in generale migliori abitudini, quello sottocutaneo non se ne va con la sola dieta, anzi. Più il metabolismo si abbassa, più il corpo si tiene stretto il suo grasso sottocutaneo. Se vogliamo perdere il grasso sottocutaneo, ha più senso allenare poco per volta il metabolismo, cercando di alzarlo e al tempo stesso allenarsi: quando il corpo viene spinto a bruciare di più, si riduce il grasso sottocutaneo. L’attività fisica giusta ha un grande ruolo per il grasso ostinato, per esempio cambiando routine di allenamento e introducendo cardio ad alta intensità per brevi sessioni. L’alimentazione giusta può prevedere cicli di ipo-normo-iper calorica, cicli dietetici con più o meno carboidrati o meno grassi. E soprattutto ci vuole tantissima pazienza: il grasso sottocute non se ne va in fretta…