Cibi in scatola: attenzione allo zinco!

Cibi in scatola, e specificamente cibi in lattina: sono sicuri per la salute? Secondo questa ricerca, che ha analizzato la percentuale di zinco in alcuni cibi in scatola naturalmente bassi in zinco, come tonno, asparagi, mais, assumere alimenti nelle scatole di lattina ci esporrebbe a dosi eccessive di zinco. Nel caso del tonno, un alimento che in natura, da fresco, contiene dosi basse di zinco (0,8 mg ogni 100 grammi di alimento), e che in conserva ne contiene 0,1 milligrammo in più, i ricercatori dell’università di Binghamton di New York hanno scoperto che quando il tonno è conservato in scatola la percentuale di zinco diventa di 100 volte superiore a quella ritenuta sicura per la salute. Per arrivare a questo dato, i ricercatori hanno analizzato dei campioni di tonno in scatola con una spettrometria. La spiegazione di questa contaminazione è nell’aggiunta di un additivo come l’ossido di zinco: l’ossido di zinco viene impiegato per favorire la conservazione dell’alimento in scatola, e nanoparticelle di questa sostanza vengono assorbite dall’alimento, e in particolare si concentrano nel liquido di deposito.
Ma che è effetto ha questo eccesso di zinco sulla nostra salute?
I ricercatori hanno per il momento analizzato l’effetto che questo eccesso di zinco avrebbe sui villi intestinali, ma in vitro, quindi non possono dirsi certi di cosa accade di fatto nelle persone: tuttavia, i villi intestinali avrebbero subito un danneggiamento a contatto con le percentuali di zinco trovate nei cibi in scatola, dunque si ipotizza che una simile contaminazione potrebbe esporre le persone a problemi come la sindrome da permeabilità intestinale, ma anche problemi gastrici come nausee, vomito, coliche intestinali.