Come impostare da soli una dieta su misura per dimagrire?

Oggi vi parlo di un argomento mooooolto controverso: dimagrire, facendo quegli aggiustamenti che ci permettono di perdere peso perché personalizzati su di noi, quando non possiamo permetterci il nutrizionista. Insomma, fare una dieta su misura pur non essendo scienziati.
In realtà, non è neanche sempre vero che non possiamo permetterci il nutrizionista, mentre è vero che nove volte su dieci vogliamo fare di testa nostra. Vero o no? Ammettiamolo. E solo quando le abbiamo provate tutte e siamo incapaci di gestirci ci affidiamo a un professionista. Spesso sbagliando anche qua, perché al posto di cercare un dietologo o un nutrizionista con laurea in medicina, scegliamo il primo guru che passa. Tutto sbagliato.
Ma non voglio farvi la morale. Al massimo vorrei limitare il danno, e quindi oggi vi parlo di alcune strategie dimagranti innocue per evitare che vi lasciate sedurre dalla prima dieta trovata sul giornale, ma riuscendo a impostare una dieta si misura per voi senza grossi errori.

Partiamo dall’origine (non del mondo), ovvero da: noi che vogliamo dimagrire.
Innanzitutto, cerchiamo sul dizionario la parola: il primo significato è “rendere più magro“.
Dunque dimagrire significa renderci magri, ovvero se vogliamo dimagrire dobbiamo puntare ad abbassare la nostra massa grassa.
Se abbassiamo quella magra, come accade con molte diete, caliamo sulla bilancia, ma cala anche il nostro metabolismo e paradossalmente siamo più grassi di prima. Il corpo attacca le riserve nel cui mantenimento perde più energie, cioè i muscoli, e nel far questo libera anche molta acqua.
Noi non vogliamo questo. Noi vogliamo che sia la ciccia ad andare via. 
Questo è un procedimento lento, che necessita non solo di un piano alimentare adeguato ma anche di un piano di allenamento.
ll nostro piano alimentare prevederà una (lieve) restrizione calorica, il nostro piano di allenamento ci manterrà la massa muscolare.
Perché questo sia possibile, il piano alimentare NON deve essere troppo restrittivo. 
Dobbiamo conoscere, come vi ho già scritto in altri millemila articoli, il nostro fabbisogno calorico totale giornaliero, e da lì decurtare il 15, massimo il 20 per cento delle calorie. Parallelamente, dobbiamo iscriverci in palestra o pianificare un allenamento anche casalingo o fuori casa, cercando però di seguirlo con costanza e non saltarlo mai.

Una volta capite quante calorie mangiare, e una volta che ci siamo iscritti in palestra, come possiamo personalizzare il nostro piano dimagrante per massimizzare i risultati? Ecco qualche trucco (SEGUE A PAGINA DUE)

Chiudi il menu