Come mangiare dolci a Pasqua senza ingrassare?

Come mangiare dolci a Pasqua senza ingrassare? E’ quello che tutti vogliono sentirsi dire: abbuffatevi pure per Pasqua e Pasquetta e dopo rimedierete con una bella dieta, o rientrando nei ranghi della solita routine alimentare in qualche modo. Giusto? Sbagliato?

Premetto dicendo che non ci trovo nulla di male nel prendersi una pausa dalla dieta e  due giorni di sereni pasti con amici e parenti senza troppi patemi d’animo, senza pensare al dopo, senza iniziar a stressarsi con l’idea dell’estate, della prova costume e via discorrendo. Però è anche vero che, pur non pensandoci, la preoccupazione di quelle calorie in più, soprattutto per via dei dolci, si fa sentire.

Dunque è possibile mangiare dolci a Pasqua senza ingrassare?
Ecco i miei consigli per giocare un po’ d’astuzia con le combinazioni alimentari e i momenti della giornata ideali per concedersi uno sgarro dolce.

modi per bruciare di più

COME MANGIARE DOLCI A PASQUA SENZA INGRASSARE

  1. Il cioccolato? Solo è se fondente.

    Fondente, con una percentuale di cacao maggiore del 70% almeno. E’ questo il cioccolato che “ci nutre” senza appesantirci troppo con gli zuccheri o un tasso troppo alto di burro di cacao (come invece troviamo nel cioccolato bianco). In questo modo, possiamo mangiarne un pezzettino a fine pasto e soprattutto mangiarlo a merenda. Mangiare il cioccolato fondente a merenda (un pezzo per intenderci grande come il palmo di una mano) ci permetterà di mangiare meno a cena. Quale uovo scegliere? Te lo dico qui.

  2. Colomba o pastiera?

    La pastiera è ormai simbolo della Pasqua sia a nord che a sud, nonostante sia un dolce tipicamente campano. In casa, potreste ritrovarvele entrambe. E ci sta pure l’uovo di cioccolato. Come comportarci? Una fetta di colomba o una fetta di pastiera possiamo riservarle alla colazione, soprattutto con l’aggiunta di un alimento proteico che ci aiuti a bilanciare questi zuccheri. Per esempio uno yogurt scremato o un bicchiere di latte di kefir. I probiotici ci permetteranno anche di limitare i danni dell’eccesso di zuccheri nell’intestino.

  3. Dolci a fine pasto?

    Mettiamo che a fine pasto vogliate il dolce. Il pezzettino di cioccolato del punto uno non vi soddisfa. Volete di più. E’ Pasqua, cavolo. Va bene. Ma per evitare un carico glicemico elevato, potreste rinunciare a qualche carboidrato.
    Non al secondo (non mangio il secondo perché così mangio il dolce, l’ho sentita tantissime volte),  ma al primo piatto. Dimezzato della metà.
    Intendo pastasciutte, lasagne, tortelloni, risotti. Mezza porzione. E niente pane con il secondo. Saltate anche la frutta, riservandola a merenda in abbinamento al cioccolato fondente. Così eviterete di mangiare, che ne so, in un pasto solo, antipasto, primo, secondo, frutta e dolci. Un carico di zuccheri di diverso tipo si traduce in una maggiore fermentazione intestinale. Risultato?
    Pancia bella gonfia, pesantezza, difficoltà digestive.
    A questo punto evitiamo frutta secca e fresca, soprattutto se mangeremo il dolce, nello stesso pasto. O i dolci.

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