Come ridurre la pancia in 5 mosse

  • Con la frutta e verdura comportatevi così.
    Per quanto riguarda la frutta, scegliete quella senza semi, sbucciatela sempre e nel caso di mele e pere, cuocetela con un poco di grassi saturi a catena media, come burro o olio di cocco.
    Sarà incredibilmente facile digerirla.
    Se mangiare la frutta intera vi dà problemi, provatela in succo, per esempio fatevi una buona spremuta d’arancia al posto delle arance.
    E’ vero, l’indice glicemico aumenta, ma è anche vero che se limitate i carboidrati complessi come nel punto 1, difficilmente il fruttosio naturale potrà farvi danno, essendo uno zucchero a basso indice glicemico. Se limitate i dolci, non c’è rischio di assumere fruttosio in eccesso in alcun modo.
    I succhi si possono abbinare, purché senza zucchero, a una piccola porzione di proteine.
    Per esempio: una spremuta e un uovo sodo, o un pezzetto di formaggio.
  • Evitate la frutta di importazione e mangiatela sempre matura. Bastano due o tre frutti al giorno. Non fatevi piattoni di verdura se avete problemi di pancia gonfia, e preferitela sempre cotta e non cruda. Evitate anche zuppe, frullati, centrifugati.
  • Non mangiate scremato: mangiare i cibi scremati limita l’assorbimento delle vitamine liposolubili, causano gonfiore, metabolismo lento, stipsi. In particolare lo yogurt scremato crea fin troppa acidità. Il latte scremato, anche delattosato, è perfetto, purché durante il giorno assumiamo grassi da altre fonti. I formaggi scremati di tipo industriale spesso contengono acido lattico in aggiunta. Sono da evitare. L’acido lattico fa bei guai nell’intestino.
  • Scegliete i giusti grassi. Sostituite le vostre fonti di grassi con grassi saturi a catena media o breve. Questi grassi, presenti in olio di cocco, burro, ghee, formaggi stagionati, non solo non alzano i livelli di colesterolo ma favoriscono perdita di peso e aumento del metabolismo. Uno studio recente riguardava appunto l’acido butirrico. Bene anche i monoinsaturi, come l’olio di oliva.
  • Non eliminate il sale. Non occorre salare troppo, ma limitare il sale credendo di ridurre così la ritenzione idrica è un errore madornale, che favorirebbe pancia gonfia, problemi digestivi, metabolismo lento.
    E anche usare sale non iodato, come quello rosa, è da evitare.
    Insomma, un pizzico di sale da cucina va benissimo purché non assumiate cibi salati in superficie (cfr. Ray Peat, Il ruolo fisiologico del sale).

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