Cosa mangiare per dimagrire: 5 consigli semplici

Cosa mangiare per dimagrire? Mettervi di nuovo a dieta potrebbe non essere la soluzione per la maggior parte di voi se avete già provato a fare tante diete, ma ora avete zero voglia di fare sforzi eccessivi e di rivoluzionare troppo il carrello della spesa.

Magari andandovi a cacciare in qualche regime dietetico “usa e getta” (in inglese definito fad diet) che vi farà poi riprendere i chili persi.

Una soluzione c’è: sapere cosa mangiare per dimagrire e comportarsi di conseguenza. Sfruttando le ultime conoscenze in ambito nutrizionale e dietetico per cambiare in meglio la vostra dieta attuale.

Vi elenco qui 5 cose che possono aiutarvi a perdere peso, e che vertono tutte su cosa mangiare per dimagrire.

Cosa mangiare per dimagrire: 5 consigli pratici e semplici

  1. Un po’ più di fibre, ma senza esagerare.

    La quota giusta è di circa 25 grammi per le donne, 30 per gli uomini.
    Si può raggiungere riducendo i cereali della colazione soffiati, le merendine, i biscotti e sostituendo questi alimenti con fiocchi di avena o muesli a colazione, spuntini di frutta fresca tra un pasto e l’altro.
    E per esempio aggiungere più verdure alla pasta, riducendo quest’ultima a 60 grammi e condendola con un cucchiaino di olio a crudo. Vuol dire mangiare almeno due grossi frutti al giorno risparmiando sullo zucchero del caffè, mangiare  carote crude, finocchi, cetrioli crudi con poco olio (pinzimonio) a fine pasto o a inizio.
    L’ideale sarebbe anche mangiare integrale.
    Tuttavia con le fibre non occorre esagerare, ed è sempre meglio incrementarle poco per volta.
    Per esempio possiamo provare del riso basmati o jasmine al posto di quello bianco, vedere se tolleriamo del pane integrale. Se nonostante bevendo acqua ci causa stipsi e gonfiore, puntiamo su frutta e verdura.

  2. Mangiate “naturale”.

    Mangiare naturale non significa mangiare vegetariano, ma scegliere al supermercato alimenti naturali o che non hanno subito trasformazioni eccessive. Questo darebbe un grande aiuto al vostro metabolismo e al vostro intestino. Sì a frutta, verdura, formaggi stagionati ed erborinati o fermentati, a yogurt e latte scremato, sì a uova, a carne e pesce, a legumi, al miele di qualità prodotto dalle api. Occasionalmente possiamo assaggiare dei salumi artigianali, del buon burro o qualche noce di stagione. Cercate di privilegiare il locale, lo stagionale, i piccoli allevatori e produttori. Immaginatevi di avere un bisnonno accanto: quello che lui riconosce come cibo è il cibo per voi.

  3. Non abbiate paura di grassi e carboidrati, ma sappiate che insieme non vanno d’accordo.

    In un pasto importante che può essere quello del pranzo o della cena, se abbiamo puntato sui carboidrati come portata principale, riduciamo i grassi e viceversa. Se mangiamo un alimento grasso, come una bistecca, del formaggio, del salmone, limitiamoci a poco pane o a poca frutta ma non esageriamo con i carboidrati. In presenza dei carboidrati, il corpo brucia prima gli zuccheri e stocca i grassi con più facilità.

    Un effetto noto come effetto Randle o ciclo di Randle. 

    Questa cosa deve anche guidarvi nelle scelte fuori casa. Se mangio una pizza, meglio la margherita della quattro formaggi non solo per le calorie, ma proprio per questa combinazione. Se ci fate caso, gli alimenti più ingrassanti come dolci o biscotti non sono solo zuccheri. Hanno un’alta percentuale di grassi. Come le patatine fritte e altro.

  4. Siate intelligenti come il vostro intestino. 

    Quando abbiamo l’impressione di non riuscire a digerire nulla, spesso è il mix di alimenti a darci fastidio. A lungo andare questo causa uno stato di infiammazione che ha un effetto anche sul metabolismo.
    La nutrizione sana non è un concetto universale. C’è chi come ho detto sopra digerirà benissimo i cibi integrali. Chi no.
    Chi ha problemi con i legumi e chi invece con alcuni latticini.

    E’ importante evitare di escludere intere categorie di alimenti. Se avete problemi con yogurt e latticini, non escludete i formaggi stagionati e viceversa. Dovete cercare di individuare quegli alimenti che vi causano fastidio, ma facendolo in un modo preciso. Per esempio, una verdura può darvi fastidio cruda e non cotta. Stessa cosa un frutto.
    C’è chi tollera le mele cotte ma non le mele crude. Potete tenere un diario per qualche tempo, facendo varie prove e appuntandovi l’alimento che secondo voi vi sta creando problemi. E poi trovare alternative.

  5. Imparate a CUCINARE.

    La pigrizia di scendere al supermercato e comprare il cibo già pronto ci sta facendo diventare obesi e malati. Per questo è anche importante cucinare. Lasciate perdere le leccornie dei grandi chef, tornate a fare in casa le marmellate, i biscotti e le torte. Ci sono ricette facili che possono prendervi anche 15 minuti di tempo.
    O potete dedicare un giorno a pulire le verdure per la settimana, lessare i legumi, preparare paste frolle integrali e lievitati da surgelare. Quando qualcosa avanza, surgelatelo. Questo vi farà risparmiare tantissimo tempo ogni giorno.