Creme spalmabili: come farle in versione light

Creme spalmabili, a chi non piacciono? Chi non ama il burro d’arachidi o di mandorle, per esempio, la nutella o altre creme al cioccolato?
Per chi vuole stare in forma, queste creme spalmabili possono essere tuttavia un vero problema: un normale cucchiaino, che in teoria dovremmo riempire fino a 5 grammi di prodotto, con le creme spalmabili si può trasformare in un boccone da venti e persino da ventitré grammi.
Un cucchiaio, che nei liquidi in genere ci porta ad avere una dose di dieci o dodici grammi (a seconda del cucchiaio), quando lo intingiamo nelle creme spalmabili diventa una dose da cinquanta grammi, trenta a limitarsi.

Ecco spiegato il primo difetto di queste creme spalmabili: sono difficili da dosare e da limitare quando siamo a dieta e dobbiamo tenerci sotto un determinato range calorico. Il secondo difetto, che è il maggiore senza dubbio, è la loro densità calorica a cui possiamo aggiunger un terzo e deleterio difetto che è la loro viscosità, in genere alta. Anche l’olio infatti è denso di calorie: ma essendo quasi totalmente liquido, non possiamo raccoglierne più di una dozzina di grammi a cucchiaio. Invece, la nutella, il burro d’arachidi: il cucchiaino lo inzuppate nel barattolo, ed esce fuori totalmente avvolto di crema. Crema che ha un bel peso dal punto di vista calorico, e di grassi.

Ed ecco anche perché in commercio esistono moltissime alternative light che ci sembrano quasi prodotti magici: stessa viscosità o quasi, ma molte meno calorie e un sapore tutto sommato accettabile. Ma come si fanno a creare queste alternative con poche calorie?
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