Ricordate la storia per cui i grassi soddisfano il palato e ti permettono di mangiare di meno?
I grassi nella dieta aumentano la palatabilità dei cibi, ovvero danno più sapore e soddisfazione.

Ma secondo una nuova ricerca, questo sarebbe vero solo in parte.

Secondo un gruppo di ricercatori della “Neuroscience Program in Substance Abuse” della Vanderbilt University, una dieta ad alto contenuto di grassi (per esempio la dieta chetogenica o anche una dieta occidentale molto grassa nonché ricca di carboidrati), può provocare obesità perché spinge a mangiare di più.

Una dieta chetogenica o una ricca di grassi modificherebbe alcune aree del cervello che sono responsabili della segnalazione dell’insulina.
Finora gli adepti della dieta chetogenica e tutti coloro che pur attenti a una dieta salutare mangiavano grassi in modo libero, erano convinti che i grassi non influenzassero la produzione di insulina nel sangue.

I lipidi infatti, a differenza di proteine e carboidrati, non sono insulinogenici.
La loro ingestione non provoca picchi di insulina: infatti hanno solo il 10% di impatto sull’insulinemia.

Questo ha fatto sì che le diete ad alto contenuto di grassi fossero diventate di grande moda per tenere l’insulina a bada.

INSULINA: STIMOLATA DAL CERVELLO?

La notizia di questo studio lascia interdetti, perché collegherebbe una dieta ad alto contenuto di grassi a delle variazioni che si verificherebbero nel cervello.
L’insulina non si alzerebbe solo per effetto della glicemia o degli amminoacidi ingeriti.

Questo problema a livello cerebrale porterebbe a un meccanismo compensatorio come reazione a difficoltà di controllo sull’appetito e sulla sazietà.
L’insulina è uno degli ormoni coinvolti nella regolazione della sazietà.

In parole povere, più grasso mangiamo, più il nostro rapporto con l’insulina si compromette.
Di conseguenza tendiamo a saziarci di meno, mangiare di più, avere problemi di appetito.
Si tornerebbe così all’ipotesi di partenza.

Una dieta ricca di grassi potrebbe portarci al sovrappeso.