Dieta ipolipidica: come fare la dieta a ridotto contenuto di grassi

Che cos’è la dieta ipolipidica e per chi è indicata? La dieta ipolipidica è una dieta a ridotto contenuto di grassi, che costituiscono circa il 20% dell’introito calorico giornaliero, contro la quota di grassi prevista dalla dieta mediterranea che invece si attesta sul 25-35%. Un tempo la dieta ipolipidica aveva un seguito maggiore, a causa della credenza che i grassi aumentassero il colesterolo nel sangue (soprattutto i saturi) o che facessero ingrassare (per la loro maggiore densità calorica): oggi invece sappiamo che alcuni tipi di alimenti prima considerati dannosi, come per esempio le uova e i formaggi, non alzano necessariamente il colesterolo, e che il colesterolo alto è spesso un problema multifattoriale, non per forza attinente all’alimentazione.
La dieta ipolipidica si presta bene in tutte quelle situazioni in cui il consumo di carboidrati è molto alto (per esempio in alcune diete per atleti), nelle situazioni in cui il medico raccomanda di ridurre i grassi per abbassare i livelli di colesterolo e trigliceridi (in caso di trigliceridi alti può essere opportuno ridurre la quota di zuccheri), nelle situazioni in cui il fegato è compromesso (epatogestosi) o sussistono problemi gastrointestinali come la gastrite, o ancora, problemi di pancreatite. Può essere consigliata dal medico anche nel paziente diabetico, parallelamente a una dieta a minore apporto di zuccheri semplici. Infine, sotto stretta osservazione del medico curante, in alcuni decorsi post-operatori è necessario ridurre i grassi dalla dieta per un certo periodo.
In generale, l’American Heart Association raccomanda di ridurre il consumo dei grassi saturi, e di eliminare al tempo stesso quelli trans, di solito insaturi, riducendo carni troppo grasse, formaggi ad alto contenuto di grassi e  salumi per i saturi, ma anche prodotti confezionati come biscotti, creme, merendine e margarine per i trans, e in generale gli idrogenati e i parzialmente idrogenati. Attenzione ai prodotti industriali, specie se non provengono dall’UE.
La quota di grassi saturi non deve eccedere il 5-11% della quota calorica giornaliera. 
i grassi nella dieta sono stati rivalutati, perché si è visto che non sono positivamente correlati al rischio di malattie cardiovascolari, mentre l’attenzione dei medici si concentra oggi più su un eccesso di zuccheri.

In questo articolo vediamo delle regole generali per dare una dieta ipolipidica sana e le sostituzioni alimentari più efficaci. (SEGUE A PAGINA DUE)