Dieta italiana, questa turista ha ragione?

Una turista americana, che in vacanza d’estate ha scelto l’Italia come meta turistica da girare assieme al suo fidanzato (tedesco), ha pubblicato un lungo sfogo su Vox sulla dieta italiana, a suo dire anni luce distante dalla concezione di dieta mediterranea.

Preciso che l’articolo, che trovate qui, è in inglese, e che al di là di punti non condivisibili (quando ti servono i vassoi di brioche e biscotti in un B&B non sta scritto da nessuna parte che quella sia la tua porzione e che tu debba mangiarteli tutti), getta una luce inquietante sulla dieta italiana. Premetto che la ragazza spiega di aver già visitato l’Italia in passato, ma di aver notato cambiamenti sconcertanti nella dieta degli italiani.
E’ davvero così sana?
Ecco cosa ha scritto la turista. Voi lo condividete?

DIETA ITALIANA VS. DIETA MEDITERRANEA: LO CHOC DELLA TURISTA AMERICANA
1) Non è vero che le porzioni americane sono enormi e quelle italiane no: 
i ristoratori italiani servono porzioni enormi, antipasti troppo ricchi, esattamente come gli Americani. Gli italiani mangiano troppo, e troppo spesso. Si è passati dall’interessarsi al cibo che si porta a tavola e condividerlo in modo conviviale al mangiare tanto punto e basta. Anche la qualità dei cibi, e la loro preparazione, è peggiorata. La turista si aspettava “pasta fresca, pesce fresco e molta frutta e verdura”, ma nei ristoranti le hanno proposto spesso salumi, bruschette, sottoli e fritture.
2) Sia l’obesità infantile italiana che alcuni dati sulla popolazione italiana sono preoccupanti: l’Italia ha il primato dell’obesità infantile (vero), mentre stranamente gli adulti non sono attualmente tra i più grassi d’Europa, ma tra i più magri. Come si spiega questo? Le nostre generazioni future saranno grasse? Gli adulti di oggi erano gli obesi di ieri, che poi sono migliorati crescendo? L’ipotesi di una generazione futura più grassa e malata è ahimè più verosimile. Forse i ragazzini italiani di ieri erano semplicemente più magri di quelli italiani di oggi.
3) La qualità della dieta italiana sta peggiorando: nel 2015 solo il 40 per cento della popolazione italiana dichiarava di mangiare in modo mediterraneo. Il restante sessanta ha illustrato una dieta “occidentale”: più proteine, più carne, più alimenti industriali, ma soprattutto più carboidrati raffinati. A correlare quest’ultimo punto, l’autrice illustra il parere di una serie di esperti, i quali sono concordi su alcuni punti:
a) la dieta italiana mostra un incremento calorico del 30% negli ultimi quarant’anni.
b) molte persone scelgono prodotti industriali e raffinati, incrementando così la loro quota di zuccheri
c) la scelta di mangiare più pasta o salumi a basso costo è anche motivata da fattori economici: verdura e frutta fresche costano, e così il pesce fresco.

Siete d’accordo? Vi ritrovate in questo quadro (abbastanza impietoso)?