Dieta medievale: ecco cosa mangiavano i nostri antenati

Uno studio molto interessante è riuscito a identificare cosa mangiassero le persone che vivevano nell’Inghilterra del Medioevo, analizzando i resti organici rinvenuti nelle terracotte utilizzate per la cucina.

Lo studio sulla dieta medievale, condotto dall’Università di Bristol sulle suppellettili del medioevo della cittadina di West Cotton, nel Northamptonshire, getta una nuova luce sulla vita di tutti i giorni dei nostri antenati.

Finora infatti i documenti in possesso dei medievalisti appartenevano a classi più agiate della popolazione. Le testimonianze erano quelle dei gruppi appartenenti al clero o dei nobili.

Ma poco si sapeva della dieta medievale dell’uomo comune, a parte alcune ricostruzioni verosimili. Il risultato dello studio non è dissimile dalle ipotesi sulla vita rurale ai tempi del Medioevo già avanzate negli ultimi anni.

IN COSA CONSISTEVA LA DIETA MEDIEVALE DELLA GENTE COMUNE?

La dieta medievale dell’uomo comune, infatti, si basava largamente su stufati di carne di montone o manzo e verdure in foglia o cavolo, ma era anche massiccio il consumo di formaggi e altri prodotti caseari come il burro. Questi ultimi erano considerati “la carne bianca dei poveri”.

Infine si mangiava carne di pecora o selvaggina e in piccole quantità si producevano salami o salsicce di maiale. Almeno nelle zone non marittime non si consumava affatto pesce, neanche essiccato.
Mentre noci e frutta, e anche i legumi non erano molto in voga, a differenza delle radici. Pochissimo il pane.

Bisogna tuttavia considerare che il medioevo inglese era molto dissimile da quello del resto d’Europa, per ragioni storiche.

Altri reperti hanno evidenziato come in generale il contadino medievale europeo o il pover’uomo mangiassero resti di cibo, spesso vario, tra frattaglie, brodi di carcasse, piccoli animali e foglie di cavolo, che si procacciavano qui e lì. 

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