Dieta Starguo: la pappa cinese

Ieri sono venuta a conoscenza di questa ennesima linea di pasti sostitutivi, la Starguo, da una ragazza molto bella che era intenzionata a dimagrire a tutti i costi, tanto da utilizzare dei pasti sostitutivi senza avere una pallida idea di cosa contenessero davvero e del motivo per cui funzionassero per dimagrire. Ho fatto una lunga ricerca su internet per scoprire che la storia che nei siti italiani rimbalza da una parte all’altra non ha che una sola risorsa web, questo sito, ovvero il sito che produce in Cina il prodotto.

Secondo la storia dietro la Dieta Starguo ci sarebbe una pioniera dell’industria del benessere e della nutrizione, tale dottoressa Guo Minyuan, di cui però, stranamente, non si sa nulla, anche se nei siti italiani che vendono tali prodotti viene definita una dietologa di fama. La fonte? Questo articolo che rimanda al numero di una rivista, La Cina. A parte questo, non esistono informazioni in rete sulla dottoressa che non siano l’articolo (da cui altri siti italiani hanno preso la fonte) e il sito dell’azienda produttrice dello Starguo, (che a sua volta in rete presenta due indirizzi). Mi perplime che una dietologa di fama internazionale non esista in rete, che non ci sia neanche una sua pubblicazione visto che vanta anni e anni e anni di ricerche e scoperta, ma andiamo avanti.

La Dieta Starguo secondo alcuni utenti sarebbe prescritta da dei medici, esperti in agopuntura e terapie alternative: in effetti, anche l’azienda che distribuisce in Italia questi prodotti vende prodotti per l’agopuntura. Ma torniamo ai produttori: gli stessi producono anche dei biscotti dimagranti (quelli Starguo, chiamati anche Guo’s Biscuits e Slimming Biscuits), delle capsule dimagranti e un tè dimagrante. Questi prodotti balzano nella rete con nomi diversi, il che rende difficile capire se siano o meno prodotti salutari come invece si legge in italiano. Prodotti molto simili a questi per esempio sono stati indagati dalla FDA, che al posto di trovarvi erbe naturali dell’antica medicina cinese, vi ha trovato tracce di sibutramina.
Ma veniamo alla Dieta Starguo: funziona per dimagrire?
Sì, certo, perché costringe chi ne fa uso a una dieta da 800/1000 calorie appena al giorno, dieta tendenzialmente proteica, che grossomodo consiste nel mangiare un panino piccolo con dell’affettato a colazione (due fette di pane con prosciutto o bresaola o fiocchi di latte o ricotta), una minestra Starguo più insalata a pranzo e cena. La minestra non supera le cento calorie, essendo il prodotto da 30 gr e avendo un valore nutrizionale di 345 calorie circa ogni 100 gr di preparato. Nel pomeriggio si può mangiare un frutto.
Una dieta da fame dal costo anche abbastanza proibitivo. 
Tutta la storia della medicina tradizionale cinese, della depurazione, dell’equilibrio metabolico, eccetera, convince il consumatore che il prodotto Starguo sia unico, quando in realtà è grossomodo un mix di farine di legumi e addensanti, a cui sono aggiunti funghi shiitake, polvere di alghe kelp (almeno stando agli ingredienti dichiarati), aromi che possono essere cocco o scalogno. Il resto degli ingredienti “magici” è tutto fuorché utile alla perdita di peso, come il sesamo nero o i semi di fiori di loto.
A pagina due vi dico come farvi un pappone identico spendendo molto meno dei prodotti Starguo, e come “uscire” dalla dieta Starguo senza comprare ulteriormente i loro prodotti. Chiaramente, i miei sono consigli, e anzi il mio consiglio più grande, a parte di non comprare questa roba, è di parlarne con il vostro medico. Non l’agopunturista. Il medico della mutua. Poi c’è un ultimo consiglio: di non fidarvi dei siti internet che non fanno che postare le stesse identiche informazioni, ma va be’.
(SEGUE A PAGINA DUE)

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