Basterebbe leggere meglio le etichette alimentari per migliorare la nostra alimentazione, la nostra digestione e il nostro metabolismo e infine dimagrire. Sì. Se fossimo più attenti a quello che mettiamo nel carrello potremmo essere più magri, mentre ogni scelta sbagliata può contribuire a farci ingrassare, intossicandoci senza che ce ne rendiamo conto. Secondo l’Huffington Post, che ha pubblicato un elenco di ingredienti che la nutrizionista e naturopata americana Danielle Felip indica come pericolosi per la nostra salute, sono ben 10 le sostanze che se troviamo nelle etichette alimentari ci devono spingere a non comprare certi cibi. Vediamole insieme.
GLI INGREDIENTI NO DELLE ETICHETTE ALIMENTARI
1) Coloranti artificiali: o parzialmente naturali, sono ampiamente usati in tutta l’industria, soprattutto dolciaria, ma causano iperattività cerebrale, emicranie, metabolismo lento.
2) Farina doppio zero, sbiancata: è farina con agente sbiancante, un non cibo che si trova ovunque nei prodotti da forno ma non ha praticamente alcun nutriente. In più l’agente sbiancante è potenzialmente tossico.
3) Sciroppo di glucosio-fruttosio: si tratta di uno sciroppo dolcificante, collegato alla sindrome metabolica, all’intossicazione epatica e al rischio di sviluppo di neoplasie. Lo troviamo in dolci, prodotti da forno anche salati, insaccati e salumi, zuppe e piatti pronti.
4) Dolcificanti/edulcoranti artificiali: collegati alla sindrome metabolica e allo sviluppo di emicranie, sono agenti obesogeni.
5) Butilidrossitoluene o E321: additivo usato per evitare che i grassi irrancidiscano, causa allergie alimentari
6) Olio parzialmente idrogenato: o grassi parzial. idrogenati, sono tipici dei prodotti da forno, dei preparati per torte e delle margarine o creme industriali. Intossicano il corpo, che se ne libera difficilmente, sono correlati al colesterolo cattivo e alle malattie cardiovascolari.
7) Glutammato monosodico: si trova in molti cibi pronti e in molti cibi da fast food. Causa iperattività cerebrale e apatia.
8) Nitrati e nitriti di sodio: sostanze che troviamo nei salumi e nelle carni lavorate, sembra possano aumentare il rischio di diabete, di neoplasie del colon retto e in generale che peggiorino la maniera in cui il nostro corpo metabolizza gli zuccheri.
9) Benzoato di sodio: conservante usato in marmellate, zuppe e bevande o succhi per evitare la proliferazione batterica. Indirettamente è un agente obesogeno: mina la nostra digestione e soprattutto indebolisce il sistema immunitario.
10) Solfiti: sono additivi utilizzati per conservare meglio i cibi e mantenerne il colore. Per esempio nei cibi in lattina o nelle conserve. Causano reazioni allergiche e ipersudorazione.