Fit to Fat to Fit: il The Biggest Loser “umano” (forse)

Si chiama Fit to Fat to Fit, il programma il cui titolo riprende l’esperimento di qualche anno fa (era il 2012) del personal trainer Drew Manning, le cui foto divennero virali: Manning infatti ingrassò di proposito 30 chili in sei mesi dimostrando che la cattiva qualità della dieta e la sedentarietà erano effettivamente “obesogene”. E perse gli stessi chili in altri 6 mesi, rendendo gratuito il suo percorso di dieta e allenamento e chiedendo alle persone in sovrappeso di intraprendere lo stesso percorso dimagrante con lui.

Ora, Fit to Fat to Fit diventa dallo scorso anno uno show prodotto dalla A&E, in cui dieci personal trainer dai fisicacci scolpiti hanno preso molto peso per poi perderlo assieme ai loro clienti sovrappeso o obesi. Una specie di The Biggest Loser in chiave umana, di cui vi avevo anticipato la storia per uno dei personal trainer coinvolti, tale Adonis, qui.

L’esperimento “prendo peso per poi riperderlo così vi faccio vedere come è semplice dimagrire se solo lo si vuole” non è nuovo, in generale. Lo aveva fatto per esempio anche la star britannica Katie Hopkins, celebre “fat-shamer” che per dimostrare che tutti possono dimagrire, ingrassò di proposito 20 chili e ci girò un documentario sopra. Racconto la sua storia qui.

Ci sono alcuni punti che trovo discutibili su simili esperimenti:
mi chiedo quanto motivino davvero: cioè sul serio una persona sovrappeso deve avere a fianco una persona che è ingrassata di proposito per trovare la motivazione a perdere peso?
– non credo sia molto salutare prendere dai 20 ai 35 chili in pochi mesi per poi riperderli, il tutto nel giro di un anno. Cosa che mi lasciava perplessa anche quando lessi dell’esperimento di Drew.
il dimagrimento non è solo questione di deficit calorico e training: senza dubbio queste due cose fanno la maggior parte del lavoro, ma sono due armi che devono saper essere gestite. Tantissime persone rallentano il loro metabolismo pur di perdere peso, con digiuni non programmati in modo professionale, diete non ciclizzate, tagli drastici di calorie. Anche il sovrallenamento rallenta il metabolismo. Al posto di insegnare alle persone in tv un approccio intelligente alla perdita di peso, vince invece mostrare loro che una dieta ipocalorica e tanto esercizio funzionano. Sì, ma si sa già. Il punto è come farle.
molte persone obese o sovrappeso hanno problemi di salute che hanno causato quei chili di troppo, e non viceversa: si pensa che nei soggetti sovrappeso con delle patologie, queste siano una conseguenza del sovrappeso. A volte è il contrario. Ci sono casi di insulino resistenza, ovaio policistico, problemi alla tiroide, in cui il sovrappeso è stato un effetto collaterale “difensivo” del corpo. Date un’occhiata alla testimonianza del dottor Peter Attia sul diabete, in cui ci si chiede se sia il diabete a causare obesità e non il contrario.
Questo non vuol dire che le persone con qualche patologia non possano perdere peso: solo che è più difficile, che questa casistica incrementa quella di persone tendenzialmente obese per ragioni genetiche. Aggiungiamoci le predisposizioni ambientali, lo stress e via discorrendo: non è un caso che le persone sovrappeso siano sempre di più, ed è ingenuo pensare che non abbiano mai provato a perdere peso. Queste persone vanno aiutate con un approccio personalizzato, non con un programma che mostri la “retta via”.

Chiudi il menu