Formaggio e carne rossa fanno male? Uno studio dice no

Lo so, c’è da rimanere stupiti. Ma un nuovo studio sembra ribaltare tutto quello che pensavamo facesse male, indicando che un consumo maggiore di formaggio e carne rossa, più del doppio rispetto alle linee guida sulla corretta alimentazione, farebbero vivere più a lungo.

Secondo uno studio su un campione di 218 mila persone adulte, infatti, condotto dalla università canadese McMaster, in Ontario, pare che chi consuma fino al 25% delle sue calorie in formaggio e consumi una porzione e mezza di carne rossa al giorno viva inaspettatamente più a lungo. E riduca di un quarto il rischio di morte precoce.
Il campione è stato selezionato da 50 Paesi e fa parte del progetto Pure, The Prospective Urban Rural Epidemiological, dunque si tratta di uno studio molto serio, condotto per ben nove anni.

Per la precisione, il rischio di morte precoce sarebbe ridotto del 25%, quello di morte da eventi cardiovascolari del 22% in coloro che mangiano tre porzioni di latticini o formaggi interi al giorno e una porzione e mezza di carne rossa, pari a 120 grammi.
Ma come? Non ci hanno sempre detto che formaggio e carne rossa fanno male?

FORMAGGIO E CARNE ROSSA FANNO MALE?

ECCO COSA DICONO I MEDICI A CAPO DELLO STUDIO

Il dottor Andrew Mente, a capo dello studio, che presenterà i risultati al prossimo congresso della Società Europea di Cardiologia, spiega che il suo lavoro stravolge tutto quello che finora si è pensato sulla corretta alimentazione.

Gli fa eco il professor Salim Yusuf, che ha collaborato al progetto. “I nostri risultati dimostrano che formaggi e carne rossa contribuiscono alla longevità e fanno bene al cuore”.

In particolare, non sarebbero né i latticini scremati né le carni bianche a migliorare la salute: ma proprio latte intero, formaggi stagionati, e carne rossa, fresca e non lavorata. Sono questi i cibi che 138 mila persone su 218 mila, le più sane dal punto di vista cardiovascolare, consumano ogni giorno.

Il motivo probabilmente è che questi alimenti sono importanti per avere vitamine del gruppo B, vitamina D, calcio, vitamina K e vitamina A, oltre a oligoelementi come zinco, ferro, selenio, rame. Tutte sostanze che sono benefiche per il metabolismo e imprescindibili per la salute umana ottimale. 
Inoltre, si allinea con altri studi che sfatano il mito secondo cui i grassi saturi nuocerebbero al cuore.

Resta una domanda: se così fosse, perché le linee guida non tengono conto dei nuovi studi su questi alimenti?