Gli studi di nutrizione hanno più errori di quelli sui farmaci

Avete presente quando si ha l’impressione di leggere tutto e il contrario di tutto riguardo la nutrizione?

Non vi è mai capitato di leggere che un importante studio scientifico ha stabilito che il latte fa male, che i carboidrati fanno male o che una dieta particolare dà più risultati di una dieta tradizionale per dimagrire?

Ebbene, negli ultimi quindici anni abbiamo assistito a un vero boom di studi di nutrizione sui benefici di certi cibi, sul legame tra altri cibi e malattie e su metodi di dimagrimento anche drastici.

E nonostante Dcomedieta cerchi sempre di parlare di studi di nutrizione obiettivi, vi garantisco che non è facile districarsi ogni giorno tra le notizie allarmanti su questo o quest’altro alimento.

STUDI DI NUTRIZIONE: I PRINCIPALI LIMITI CHE DEVI CONOSCERE

Come puntualizzano i dottori Ludwig e Heymsfield sul New York Times (traduzione mia).

Continua a mancarci una prevenzione dietetica efficace, in parte perché gli studi clinici sono stati condotti e messi a punto in modo troppo scarso per ottenere conclusioni definitive. Stiamo ancora dibattendo questioni che vanno avanti da decenni: dobbiamo focalizzarci nella riduzione dei carboidrati o dei grassi? Lo zucchero è tossico? Che dobbiamo pensare delle bevande edulcorate o dell’alcol in minima quantità?

E quello che sembrava un grosso, grasso, sospetto, oggi è diventato di dominio pubblico grazie a queste indagini (SEGUE A PAGINA DUE).