I medici sottovalutano la motivazione per dimagrire dei pazienti

I medici sembrano non fare un buon lavoro quando hanno a che fare con pazienti sovrappeso o obesi.
Dopo alcuni studi che sottolineavano la mancanza di tempo e soluzioni davvero pratiche da parte del medico per aiutare chi ha problemi di peso correlati con problemi di salute, oggi un nuovo studio identifica un altro problema alla base del rapporto medico-paziente.

E cioè che i medici tendono a sottovalutare o a ignorare gli sforzi del paziente per dimagrire, e che quando il paziente dice di avere già provato a perdere peso senza successo, non gli credono.

PERCHÉ I MEDICI SOTTOVALUTANO LA MOTIVAZIONE PER DIMAGRIRE DEI PAZIENTI

Secondo un’indagine condotta in 11 Paesi su 2500 medici e più di 14mila pazienti obesi o con grave sovrappeso, emerge un dato allarmante. L’81% dei pazienti ha dichiarato di avere detto al medico di avere già provato a perdere peso senza successo, ma i medici affermano di avere creduto solo a un terzo dei loro pazienti.
Oltre la metà dei pazienti lamenta che ci sono voluti anni (una media di sei anni) per fare capire ai propri medici che non erano loro a non essere motivati a perdere peso, e che non era vero che sgarravano.
Queste sono le due accuse più frequenti da parte dei medici.
Secondo il capo della ricerca, il dottor Ian Caterson, professore presso il Boden Institute dell’Università di Sidney, se i medici fossero più empatici e attenti potrebbero fare dimagrire con successo i loro pazienti in molto meno tempo, ascoltando le loro difficoltà e venendogli incontro anziché snobbarli.

OBESO NON SIGNIFICA PIGRO!

Peggio, il 66 per cento dei pazienti coinvolti nella ricerca dice di avere chiesto invano al proprio medico un aiuto per perdere peso. E al contrario la maggior parte dei medici afferma di essere convinta che il paziente non voglia perdere peso per pigrizia.

Siamo di fronte a un grosso problema di comunicazione, che porta poi le persone con problemi di peso ad affidarsi alle strategie più disparate. Per esempio diventando clienti di svariati programmi dietetici a pagamento condotti da gente poco professionale.

C’è questo luogo comune che affligge anche i medici, che pensano che chi ha problemi di peso sia pigro e poco motivato.

Invece la motivazione per dimagrire c’è, ma è l’aiuto professionale a mancare, spiegano i ricercatori.
Non è un caso che le persone obese vadano in palestra o cerchino su internet altre strade per dimagrire: il problema è a monte. Queste persone non si sentono capite e ascoltate dai loro medici curanti.