Il metodo Anderson per dimagrire in 4 mosse

Lui si chiama William Anderson, detto Bill, e di professione è uno psicoterapeuta.
Ma anche celebre per avere scritto un libro dal titolo Il Metodo Anderson in cui l’autore spiega appunto come è riuscito a combattere l’obesità in modo molto pratico dopo 25 anni di fallimenti con le varie diete. E a mantenere un peso sano anche invecchiando.
In aggiunta, mangiando i cibi che ama e senza privarsi di nulla. 
L’approccio di questo psicoterapeuta è infatti diverso dal seguire una semplice dieta per dimagrire. Il suo metodo si basa su una terapia comportamentale ed è stato uno dei primi a parlarne come metodo efficace per perdere peso senza più riprenderlo. Tramite  questo approccio la persona deve riconoscere le cause del suo sovrappeso e affrontarle, individuando quelle cattive abitudini che hanno causato il nostro sovrappeso.

Rimediare e correggerle permette di dimagrire in modo stabile, mentre mettersi a dieta non è la risposta, perché questa correzione è “esterna”, insomma, agisce più come un obbligo che come una presa di coscienza. Agire sui propri comportamenti e adottare delle tecniche specifiche invece ci permette di dimagrire per sempre.

In questo articolo vediamo 4 dei consigli che William Anderson spiega nel suo libro, e che sono i capisaldi del Metodo Anderson. 

IL METODO ANDERSON PER DIMAGRIRE

  1. Non metterti a dieta, ma tieni un diario alimentare. Mettersi a dieta è uno stress per nove persone su dieci. Significa adottare un nuovo regime alimentare, seguirlo passo passo, dovere contare le calorie e a volte persino i macronutrienti, ovvero quanti carboidrati, grassi e proteine mangiamo. Tenere un diario alimentare del nostro attuale regime alimentare, e non della dieta, ci permette di avere coscienza di quello che mangiamo ogni giorno.Da quel momento, si procede per piccoli passi, facendo minime correzioni. Per esempio usando la stevia al posto dello zucchero, o formaggi scremati se amiamo il formaggio. O aumentare le verdure nel piatto se amiamo mangiare pasta a pranzo. Oppure ci possiamo accorgere che facciamo troppi spuntini durante il giorno. E se al posto di uno di questi spuntini mangiassimo una carota cruda?
  2. Non ti fissare con il peso sulla bilancia. Pesarsi è stressante e per tantissime persone è come guardare allo specchio i propri fallimenti. Ma non ha senso mettersi a dieta, calare e poi rimangiare e riprendere peso. Dunque la bilancia può non essere la nostra alleata se vogliamo una perdita di peso sostenibile nel tempo e non stressante.Al posto di pesarci, pensiamo invece a quanto cibo ci serve per dimagrire. Se per esempio siamo sedentari, possiamo ridurre progressivamente le porzioni e fare qualche camminata. Un calcolatore online di calorie può esserci utile dopo un mese che abbiamo già adottato le modifiche del punto uno.
  3. Mangia quello che ti fa felice. Riduci solo le porzioni.
  4. Programma i tuoi pasti. Anderson spiega che è meglio organizzare dei pasti fissi e per il resto non mangiare al di fuori di essi. Questo ci permette di ridurre di molto le calorie se siamo tra quelli che sgranocchiano tutto il giorno. Se nel week end mangiamo di più, facciamolo senza sensi di colpa inutili e lunedì o martedì limitiamoci a frutta, verdura e pasti molto ridotti.