In linea a Pasqua: ecco cosa mangiare a Pasqua e quanto

Cosa mangiare a Pasqua?

I giorni di Pasqua e Pasquetta sono due appuntamenti intensi con il cibo. E anche se non pesano sul nostro girovita come la settimana natalizia, quella da Natale a Capodanno a cui spesso si aggiunge la Befana sono comunque insidiosi per un motivo. Perché spesso tra Carnevale e Pasqua le persone finiscono per mangiare troppo, arrivando a maggio con un sovrappeso da feste e inverno. Che poi vogliono smaltire subito.
Personalmente ritengo che sia sempre meglio giocare in anticipo per non preoccuparsene dopo.

Sì alla tradizione, sì al cibo in più ma con dei piccoli accorgimenti per non strafare.

C’è anche un’altra cosa da considerare. Che cioè le persone con glicemia alta, trigliceridi alti e colesterolo alto non possono e non devono esagerare. Ma spesso si fanno trascinare dagli altri. Dunque cerchiamo di dare noi per primi il buon esempio.

Quindi sarà meglio cercare di moderarsi a tavola anche a Pasqua. Cosa significa, dobbiamo mangiare solo frutta e verdura  o “di tutto un po'” come ci consigliano i dietologi?

Nemmeno per idea. Inutile provare a fare a imporsi una disciplina ferrea. Quando arriveremo a sederci a tavola, saranno stomaco e istinto a decidere per noi.

Ma forse sapere in anticipo cosa prediligere e cosa tralasciare (o mangiare di meno) può essere utile rispetto a non sapere nulla del tutto. Potremo dire di aver mangiato meglio degli anni scorsi, semplicemente perché sapevamo cosa mangiare e in che quantità. In particolare, il fatto che finiremo in bellezza con tanti dolci deve frenarci un po’ sul consumo degli altri carboidrati: evitiamo quindi di fare il bis o riempirci i piatti di pasta e riso, pizze rustiche, pizze di formaggio, lasagne e via dicendo se poi prevediamo pastiera e cioccolato.

Ecco allora i cibi Sì e i cibi Nì (ma non No) dei menu di Pasqua e Pasquetta.

MENU DI PASQUA e PASQUETTA.
COSA MANGIARE A PASQUA E QUANTO. 

Semaforo verde per: brodo di carne, carne di capra coniglio o agnello o carni alla brace, carciofi, piselli e fave fresche, verdure  a patto che non siano fritte o sottolio, frittate, pesce e crostacei, cioccolato fondente. Per esempio un brodo di carne, una zuppa di piselli con uova e carciofi, qualche fettina di prosciutto per antipasto, un secondo di carne con verdure, giardiniera e olive.

Vediamo il semaforo arancione: pasta, pane, patate, pizze. Di questa roba consideriamo l’equivalente di due-tre cucchiai se prevediamo anche il dolce. Anche la frutta è da evitare.
Se mangiamo troppo, fermenta nell’intestino, inoltre i suoi zuccheri si aggiungono a quelli semplici dei dolci. Anche i formaggi e i salumi grassi sono da prendere con estrema moderazione. Una fettina ciascuno.
Per pizze dolci e salate. Dividete mentalmente la pizza in quarti. Ogni quarto va diviso in quattro parti. La vostra porzione di pizza pasqualina, casatiello, pastiera, tortano, pizza di formaggio è quella là. Per la colomba, considerate di dividerla mentalmente in due parti. Ogni parte va divisa per sei fettine. Ecco la vostra porzione.
Semaforo arancione anche per il cioccolato, soprattutto se prevediamo colomba o pastiera. L’equivalente di un dito. Possiamo gustarne un pezzetto a merenda con un frutto, è meglio.

Cibi nì o semaforo quasi rosso. Alcol, limitandolo a un bicchiere massimo di vino rosso o bianco. Cioccolato al latte, bianco o alle nocciole. Pasta ripiena come lasagne, cannelloni. Se non potete decidere il menu, riducetela al minimo sindacale. Grissini, taralli, sottoli, fritture, liquori. Veramente sarebbe meglio evitare. Salse, maionese e simili: limitatevi a un cucchiaino raso. Stessa cosa per le colombe che in realtà sono tutto fuorché colombe normali: con glasse al cioccolato, ripieni e simili. In quel caso vale la fettina piccola, ma saltate il cioccolato.

Va da sé che mentre il menu del giorno di Pasqua offre più cibi sì, in genere è a Pasquetta che dobbiamo moderarci, perché spesso si abbonda di pizze rustiche e timballi di pasta. Per sopravvivere senza sentirsi gonfi e straripanti, possiamo moderarci a colazione e a cena, sia a Pasqua che a Pasquetta. Colazione con caffè, tè + un frutto (una banana) e dello yogurt magro, cena con insalata mista, tonno al naturale o 3-4 fette di prosciutto sgrassato + un frutto. A Pasquetta cerchiamo di fare un po’ di movimento, fuori o a casa.

Dopo Pasqua, possiamo anche tenerci un po’ a dieta includendo il cioccolato: ecco il piano dietetico facile e non restrittivo. 

Quello che avanza come dico sempre non si butta, semmai si surgela o lo si consuma nei giorni seguenti, quando a pranzo non mangeremo dall’antipasto al dolce.

In questo modo ci saremo goduti le feste senza gli eccessi degli scorsi anni!