Insulinoresistenza e sensibilità all’insulina

In svariate occasioni, parlando di diete o di studi, ho menzionato l’insulinoresistenza, una condizione per cui il nostro corpo, a livello cellulare, si mostra, come dice il termine stesso “resistente” all’azione dell’ormone insulina. Per capire subito che cosa significa, immaginate di aver preso un farmaco per anni contro il mal di testa. Dopo un tot di tempo, vi siete accorti che la dose di farmaco che prendevate un tempo per farvi passare il dolore adesso non vi basta più. Lo stesso effetto di scomparsa del dolore adesso lo ottenete solo se raddoppiate le dosi del farmaco, ma dopo un po’ vi accorgete che anche così il dolore prevale e via di questo passo. In questo caso si parla di farmaco resistenza. Ecco. Se avete presente questo concetto, pensate che le vostre cellule fanno lo stesso con l’insulina.
L’insulina è infatti un ormone molto importante nel nostro corpo, e che ha molte più funzioni di quelle che supponiamo, funzioni che sono ancora oggi oggetto di studio: quello che si sa, ovviamente, è che l’insulina nutre le nostre cellule, fornendo loro glucosio. Quando avviene l’insulinoresistenza, le cellule non assorbono il glucosio dall’insulina correttamente, quindi il glucosio nel sangue aumenta. All’aumento del glucosio nel sangue, il pancreas secerne più insulina perché per il corpo quel glucosio va trasportato nelle cellule. Ma poiché le cellule sono resistenti, l’insulina si accumula (SEGUE A PAGINA DUE).

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