Integratori per sportivi e dimagranti: scoperti ingredienti tossici

Ogni anno causano ventitremila casi di intossicazione grave, in alcuni casi letale, solo negli Stati Uniti (fonte) . Nonostante la FDA abbia messo al bando alcuni ingredienti in essi contenuti, sono ugualmente venduti in rete, e arrivano anche in Europa: sono alcuni degli integratori sportivi e dimagranti presenti sul mercato, che aggirano i controlli perché considerati alimenti (integratori per la nutrizione) e non farmaci. La Food and Drug Administration, che controlla la sicurezza di farmaci e integratori venduti negli Stati Uniti (la maggior parte dei quali vengono poi venduti anche in Europa), aggiorna di frequente la lista degli integratori sportivi e dimagranti da evitare (potete vederla qui), ma è estremamente difficile tenere il passo con tutti i prodotti che sono presenti sul mercato, visto anche il business crescente.
Un nuovo studio, condotto da un gruppo di ricercatori che ha preso i campioni dei nuovi prodotti e li ha analizzati in laboratorio, ha infatti scoperto alcuni dati allarmanti sugli integratori sportivi e dimagranti (i cosiddetti bruciagrassi, in inglese fat-burner) venduti tranquillamente in rete: contengono sostanze illecite come il DMHA o il DMAA (1,3/1,4) o ancora il DMBA. Si tratta di sostanze che hanno causato morti sospette in passato, e che sono state bandite da anni dal mercato, ma che vengono riproposte con nuove formulazioni. Per esempio il DMHA è venduto sotto i nomi di Aconitum kusnezoffi o Octodrine: in dosi minori di quelle riscontrate negli integratori, l’Octodrine, sostanza psicoattiva, è usata negli inalatori per asmatici, ma nei dosaggi riscontrati negli integratori per sportivi è di tossicità elevata.
Le conseguenze dell’uso di queste sostanze sono gravi: dal rischio di arresto cardiaco all’intossicazione epatica severa.
Il consiglio è sempre quello di non comprare termogenici e bruciagrassi di cui non conosciamo ogni singola sostanza; di evitare gli ingredienti di sintesi; di non fermarsi alla lettura di uno o due articoli in rete per valutare l’efficacia di un prodotto; di parlare con il medico prima di assumere queste sostanze.