Dieta alcalina: fa dimagrire?

La dieta alcalina è una dieta che ha le sue prime premesse all’inizio del 1900, sulla base delle iniziali osservazioni di Claude Bernard.

Secondo la teoria alla base di questa dieta, esistono alcuni cibi dal potere alcalinizzante e altri cibi dal potere acidificante.

Scopo della dieta alcalina è quello di ridurre o eliminare del tutto i cibi della seconda categoria, allo scopo di alcalinizzare con i giusti alimenti il ph del sangue e dei tessuti.

Questo porterebbe alla scomparsa delle malattie: dall’obesità alle neoplasie fino a ogni disturbo di natura infiammatoria, che appunto avrebbero origine da un ambiente acido.

COME NASCE LA DIETA ALCALINA

La teoria alla base della dieta alcalina, nota come ipotesi acido-basica, fu pubblicata per la prima volta nel 1912. Nonostante l’ipotesi fosse già stata smentita, negli anni Novanta, un tale Robert O. Young, dopo essersi preso una laurea per corrispondenza presso un’Università non riconosciuta dalla legge, scrisse una serie di libri noti come “Il Miracolo del PH”. In questi libri unì l’ipotesi acido-base alla teoria dei germi.
Nel 2014 fu arrestato per truffa e millantata professione medica.
Si ipotizzò inoltre che i suoi consigli medici su persone malate avevano contribuito a causarne il decesso.

Young infatti sostiene che tramite la dieta alcalina si potessero curare tutte le malattie, analizzando il sangue dei malati. La sua dieta alcalina è una dieta che prevede molta acqua, alimenti a foglia verde, pochi cereali, pesce, ortaggi e solo alcuni tipi di frutti. I vegetali andrebbero consumati crudi.

Vanno banditi o ridotti la maggior parte dei cereali e dei tuberi, il latte e i latticini, la carne, i formaggi, le uova e ogni forma di zucchero, il caffè e l’alcol.

In pratica i due terzi dei cibi secondo Young ci fanno male. Più mangiamo cibi alcalini più invece creiamo un ambiente alcalino nel nostro corpo. E così evitiamo che il sangue ci diventi acido.

CONTROVERSIE E SMENTITE SULLA DIETA ALCALINA

Al momento non esiste alcuna evidenza scientifica per nessuna delle ipotesi su cui si basa la dieta alcalina, sebbene quest’ultima sia spesso promossa come dieta depurativa, capace di mantenere alcalino il PH della nostra pelle e quello del sangue.

In realtà, sappiamo benissimo depurarci e tenerci basici da noi, è il nostro corpo a espellere naturalmente le scorie: privarci di alcuni alimenti per aiutarlo non ha alcun senso.

Certo, un maggior consumo di frutta e verdura è consigliato, ma l’ottica è sempre quella di un’alimentazione corretta e bilanciata. Non si può pensare di escludere tutti i cereali e le fonti proteiche perché se no il nostro sangue si trasforma in yogurt.

Un’acidificazione dei fluidi corporei attraverso questi alimenti è scientificamente impossibile.

Si dimagrisce con la dieta alcalina?

Ma se mangi più frutta e verdura certo che dimagrisci, semplicemente perché sono cibi ipocalorici, con acqua, fibre, vitamine e sali minerali che diminuiscono il nostro introito calorico e aiutano la digestione. Se mangi un chilo di finocchi non ingrassi, se mangi una forma intera da chilo di parmigiano non solo ingrassi ma stai male, dato che assumi 4000 calorie tutte in una volta.  Questo però non vuol dire che tu non ne possa mangiare un pezzetto.
Non possiamo fare una dieta di sola lattuga per dimagrire.

Se qualcosa della dieta funziona non è perché il nostro sangue, si sta depurando o ripulendo grazie ai cibi alcalini. I cibi alcalini una volta raggiunti i succhi gastrici perdono in parte la loro alcalinità. Sia l’acidosi che l’alcalosi metabolica che si verifichino in modo non temporaneo ma sul lungo termine sono condizioni patologiche o sono gli effetti di alcune malattie o scompensi gravi, ma al di là di questi casi limite il nostro corpo tende a regolarizzarsi da solo.

Diete che hanno in comune parte della teoria con la dieta alcalina sono la dieta Hay e la dieta del dr. Sebi.