La dieta del dr Sebi per dimagrire in 24 giorni

La dieta del dr Sebi è un approccio dietetico non approvato dalla medicina ufficiale, che si basa in sostanza su un’alimentazione senza muco (come la dieta senza muco di Arnold Ehret). Il dr Sebi (vero nome Alfredo Bowman, scomparso nel 2016) negli anni Ottanta suscitò un grosso interesse a livello internazionale, perché la sua alimentazione era considerata curativa di molte malattie dell’epoca moderna.

Al momento, tuttavia, nel sito del dr Sebi è scritto chiaramente che la dieta non sostituisce il parere del medico e non è pensata per guarire dalle malattie, ma per disintossicarsi.

In sostanza, la dieta del dr Sebi prevede alcuni tipi di verdura, quasi tutta la frutta tranne le varietà ibride, semi, noci, burro da semi o da noci, olii vegetali, tisane, erbe, spezie, e alcuni cereali integrali. Sono esclusi i legumi (a parte alcuni), carne, pesce, uova e latticini. Possiamo dire che la dieta del dr Sebi è quindi una dieta vegana con alcune restrizioni.

LA DIETA DEL DR SEBI: CHI ERA IL DR SEBI?

Il dr Sebi è stato un patologo, biochimico e naturopata di origini honduriane, con 30 anni di esperienza sul campo. L’ìdea alla base della dieta del dr Sebi è che la produzione di muco  è da considerarsi il primo step dell’origine di varie malattie. A seconda di dove si crea la produzione del muco . La sua dieta alcalina viene definita “elettrico-alcalinizzante”, e in sostanza si basa su cibi “vibranti di vita” o cibi cellulari” e puri dalle contaminazioni industriali. I suoi sostenitori dicono di provare la dieta per un periodo da 10 ai 24 giorni per rigenerarsi e disintossicarsi.
Nella dieta non si contano le calorie e non si fa riferimento a specifiche quantità, ma a pagina due vedremo il menu consigliato dalla

LA DIETA DEL DR SEBI: LISTA DEI CIBI AMMESSI

  1. Verdura e vegetali: peperoni, cetriolo, zucca, rucola selvatica, broccoli e cavoli, pomodori ciliegini o datterini, zucchine, lattuga, funghi (tutti tranne gli shiitake), cipolle, crescione, alghe, sedano, foglie di tarassaco, okra. Andrebbero consumati crudi o brevemente cotti (saltati in padella, scottati).
  2. Frutta: avocado, mele, banane piccole, frutti rossi tranne il ribes, melone, ciliegie, datteri, fichi, uva con semi, mango, lime, anguria con semi, arance di siviglia, papaya, pesche, pere, prugne, fichi d’India e pitaya, tamarindo, uvetta (con semi), cocco fresco.
  3. Cereali e pseudocereali: zizania, segale, farro spelta (monococco, dicocco), quinoa, amaranto, fonio, kamut. I cereali possono essere cotti così come alcuni cibi della lista altri alimenti. Latte di quinoa o amaranto ammesso. 
  4. Noci e semi (a questo elenco vanno inclusi anche i latti vegetali ottenuti da questi alimenti): noci brasiliane, sesamo, tahini, noci, semi di canapa.
  5. Olii: di avocado, di olio e di cocco (non per cottura), di sesamo, di girasole, di canapa.
  6. Altri alimenti: ceci (non in scatola), erbe aromatiche, paprika, cipolla disidratata, sale, sciroppo di agave bio da cactus, zucchero di datteri o palma da cocco, polvere di alghe, tisane, olive. Niente tè o caffè.
    Vediamo ora il menu suggerito dal dottor Sebi a pagina due, e le conclusioni di Dcomedieta.
    (SEGUE A PAGINA DUE)

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