La dieta della Quaresima: il menu dei 40 giorni

Dieta della Quaresima: di cosa si tratta e perché seguirla?

Tutte le religioni hanno delle ritualità che riguardano il cibo.
Esistono giorni di quasi totale astinenza da cibo e giorni invece di festa, in cui si mangia di più.
Le persone religiose che osservavano correttamente questi principi riuscivano a moderarsi a tavola, con benefici per la salute e il peso corporeo.

Possiamo dire che le religioni, indirettamente, abbiano favorito un atteggiamento più spartano nei confronti del cibo, puntando sempre alla semplicità e al controllo delle porzioni attraverso periodi di digiuno.
Uno “spreco di cibo” era accettato solo nei giorni di festa, con banchetti e celebrazioni.
L’invito era dunque alla moderazione consapevole dal piacere del cibo.

DIETA DELLA QUARESIMA: LE RAGIONI DEL DIGIUNO

Nel caso dei cattolici, per esempio, il periodo della Quaresima, che precede la Pasqua, era visto come un momento di restrizione alimentare in atto di astinenza e penitenza, in vista della celebrazione della Resurrezione di Gesù.
Stessa cosa per il Natale. Il giorno della vigilia è un giorno di digiuno giornaliero.
Ma chi segue ancora queste regole al giorno d’oggi?

A suggerire una dieta della Quaresima ai cattolici nel modo corretto, ovvero riprendendo in mano le fonti preconcilio, è oggi la giornalista Barbara Palombelli. Per molti italiani questi suggerimenti non sono delle novità.
Forse i vostri nonni o bisnonni, se cattolici, osservavano grossomodo queste regole prima della Pasqua.

Per curiosità vediamole insieme, tenuto conto che da queste regole devono astenersi coloro che fanno dei lavori pesanti, chi ha delle patologie (per esempio il diabete), chi ha superato i 60 anni e ovviamente i bambini piccoli.

LA DIETA DELLA QUARESIMA.

La dieta della Quaresima va seguita dal mercoledì delle Ceneri, per 40 giorni, fino all’Assoluzione del Giovedì Santo.
Nei giorni che cadono di venerdì e sabato (almeno fino alla messa) ci si astiene dal consumo di carne.
Unica possibile eccezione, le domeniche.
Questa dieta è conforme alle regole cattoliche, ma non protestanti.
Anche per i protestanti si segue un digiuno, ma per determinati giorni.
Ci si astiene dalla dieta della penitenza quaresimale solo nel caso di alcune celebrazioni religiose durante i 40 giorni.

Dieta per tutti i giorni salvo venerdì, sabato (prima della messa) e domenica, più il Mercoledì delle Ceneri

Un pasto al giorno normale, a pranzo.

Norme preconciliari.

  • Un pasto ridotto a 60 grammi di cibo solido in tutto (per esempio un uovo piccolo o sessanta grammi di frutta): può essere consumato al mattino.
  • Un pasto ridotto a 250 grammi di cibo solido in tutto.
    Per esempio 120 grammi di pesce, 50 grammi di pane, 80 grammi di verdura o frutta: può essere il pasto della cena.
    Il peso si intende da cotto e non da crudo, in questo caso.
  • Queste regole si aggiungono al pasto libero del pranzo.

In tutti i casi: si bevono acqua, tisane, caffè , tè, sono ammessi il brodo vegetale o di carne (quest’ultimo eccetto venerdì, sabato e nel mercoledì delle Ceneri), dei succhi.

Norme attuali. 
Si fa un solo pasto al giorno, a pranzo, si possono bere tisane, succhi o brodo per il resto della giornata in modo da mantenersi in forze.
Nel caso in cui si scelga quest’alternativa, la più consolidata oggi, si può mangiare poco cibo al mattino o alla sera se non si riesce a seguire un pasto al giorno.

Venerdì e sabato oltre al Mercoledì delle Ceneri. Stesse regole per le quantità, ovvero un pasto al giorno o un pasto al giorno più le quantità delle norme preconciliari, ma niente carne.
Ammessi uova, latticini, pesce.

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