La dieta detox funziona?

Su Dcomedieta ho spesso pubblicato diete detox. Alcune assolutamente consigliate, altre da fare per soli 2 o 3 giorni.
Ma cosa significa esattamente dieta detox? Su questo concetto noto che c’è molta, troppa, confusione in giro.

DIETA DETOX: COSA SIGNIFICA DETOX

Per dieta detox comunemente si intende un regime disintossicante.
Quello che viene spesso criticato è che il corpo non ha bisogno di una dieta per disintossicarsi, ci riesce benissimo attraverso i cosiddetti organi emuntori (reni, fegato, ecc).

Ma non è così. Se fosse così, infatti, non ci sarebbero persone con alti livelli di acido urico, oppure colesterolo alto, o trigliceridi alti. Non ci sarebbero persone con problemi intestinali e di pelle. E invece tantissime persone hanno questi problemi. Possiamo dire che i loro reni, la loro pelle o il loro fegato sono KO? Che hanno bisogno di un trapianto? Ovviamente no.

Però al tempo stesso la loro salute è anche il risultato di quello che mangiano.
E se quindi seguissero un’alimentazione che abbia anche un effetto funzionale alla depurazione, aiutano semplicemente il loro corpo a smaltire gli eccessi di una dieta scorretta.

Dunque l’obiettivo della dieta detox non è di sostituirsi ai reni o al fegato di una persona, ma quello di favorire un cambiamento di rotta. Da un’alimentazione ricca di prodotti industriali a una con più frutta e verdura.

DIETA DETOX: LIMITI

Chiaramente se in genere non mangiate frutta e verdura e siete allergici all’acqua come un cane idrofobo, non sarà una settimana di sola frutta e verdura a fare il miracolo.

A sostegno di questa tesi per cui una dieta detox non basta, una ricerca canadese puntava il dito contro le diete detox di pochi giorni. Perché non possono in due o tre giorni riequilibrarvi i valori sballati di glicemia o colesterolo.

Infatti la dieta detox va considerata una specie di rito di passaggio.
La si può usare nella prospettiva di perdere un po’ di peso ma anche di seguire nel mantenimento una dieta più sana.

Poi, esistono anche diete detox che si basano su claim assolutamente infondati e antiscientifici, e qui le critiche ci stanno tutte. Diete alcaline, diete che purificano il sangue o ossigenano i tessuti e via discorrendo.

Questo tuttavia non significa che tutte le diete disintossicanti o depurative sono inutili, ma che bisogna come al solito evitare i regimi drastici e puntare a un regime alimentare che ci faccia mangiare più sano.

Che senso ha dimagrire mettendosi a stecchetto per tre o quattro giorni se poi, per compensare lo stress fisico e mentale della dieta, torniamo a mangiare a quattro ganasce?

In un mese vedo persone scegliere una dieta, affrontarla con i migliori propositi, stressarsi per dimagrire un chilo e cedere alla Nutella.

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Si inizia che la Nutella vi fa schifo e avete appena cominciato la dieta.

Poi si va avanti che siete a dieta, è tutto bellissimo, gli uccellini gorgheggiano sulle vostre spalle e voi camminate a un palmo da terra (è la leggerezza) ma intanto avete comprato la Nutella e la tenete in dispensa.

Si finisce che una sera vi fate fuori mezzo barattolo e lo chiamate “un piccolo cedimento”.

Se non cambiamo qualche abitudine difficilmente due settimane o dieci giorni di mangiar sano o un week end di succhi di frutta e centrifugati di carota e sedano compiranno il miracolo per noi. Questo è scontato.

Chi sceglie la dieta detox deve insomma mettersi in testa di rivedere le proprie abitudini alimentari alla fine del detox.
Ma come scegliere la dieta detox giusta? (SEGUE A PAGINA DUE)

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