La dieta di Serena Grandi (aiutino compreso)

Alcuni di voi mi hanno chiesto lumi sulla dieta che ha fatto Serena Grandi per perdere 15 kg.  Facciamo il punto su quanto lei stessa ha affermato nella trasmissione di Barbara d’Urso (che a quanto pare, dalle segnalazioni che mi giungono, si sta occupando sempre più di diete e salute).
Innanzitutto, questa attrice bellissima e bravissima ha perso 15 kg in 8 mesi, dunque molto lentamente. A quanto pare, si è anche aiutata con un integratore dimagrante, di cui lei stessa ha fatto da testimonial su Rumors.it (di quale integratore ne parlerò in seguito).

In cosa è consistita la dieta? La descrizione è stata piuttosto per sommi capi, discorsiva, dunque stavolta non posso darvi ragguagli specifici, ma solo indicazioni di massima. La mattina l’attrice fa colazione con cereali e un succo, a pranzo mangia del pesce con insalata, nel pomeriggio si concede della frutta, la sera cena leggero, con del brodo di pollo o un piatto di verdure. Al posto del pesce, predilige le uova, e solo una tantum della carne, che però ha quasi eliminato, ma non mangia più pasta.

Parallelamente però, anzi, qualche giorno prima della puntata, è uscito un articolo in cui la stessa attrice fa da testimonial agli integratori dimagranti della Vivislim, integratori a base di CLA, acido grasso omega6 (acido linoleico coniugato), che deriva per lo più da carne e latticini (ma è anche nell’olio di girasole e di cartamo), e che secondo alcuni studi sugli animali promuove una perdita di massa grassa.

Ma ci sono stati studi su un campione umano? Sì, diversi, ma di modesta entità per numero di partecipanti, tanto che una metanalisi del 2007 li ha raccolti tutti, e pur districandosi nella matassa di dati poco consistenti o incompleti, ha stabilito che l’acido linoleico coniugato, preso nelle dosi di 3,2 grammi almeno, porterebbe a una perdita modesta di massa grassa, in media 50 grammi a settimana. 
Capite che è poco. Inoltre, gli esperti hanno chiarito che non tutte le formulazioni possono giovare alla salute, e che in alcuni casi è stato osservato un peggioramento dell’insulino-resistenza nei pazienti obesi. (Fonte).

Integratori a base di acido linoleico coniugato sono presenti ovunque, ma come vi ho spiegato sopra, i risultati sono modesti.


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