Una dieta low carb high fat, come una chetogenica alla Bulletproof Diet, per intenderci, ma anche la Paleodieta,  ovvero con pochi carboidrati e la percentuale più alta dei macronutrienti di grassi, in un esperimento condotto sui topi avrebbe peggiorato l’insulino-resistenza delle cavie, e portato a un accumulo di grassi nel fegato e a una compromissione dell’attività pancreatica. Un gruppo di topi nutriti con una dieta low carb high fat, infatti, avrebbe preso peso in nove settimane di dieta, accumulando soprattutto grasso corporeo (adipociti bianchi), mentre i trigliceridi plasmatici sarebbero risultati in riduzione rispetto a un gruppo di controllo. Se la glicemia è rimasta invariata, gli esperti hanno notato però la comparsa di un’insulino resistenza dopo una notte di digiuno, ovvero di una risposta eccessiva dell’insulina dopo una notte di digiuno seguito a un pasto normale, rispetto al gruppo di controllo. Cosa significa?
Nonostante gli scienziati del Department of Medicine dell’Austin Hospital e della Università di Melbourne, che hanno condotto lo studio pubblicato sulla rivista Nature, si dicano cauti nel paragonare una dieta low carb high fat nei topi con gli effetti della stessa dieta negli esseri umani, vista la popolarità crescente di questo regime alimentare, si sono chiesti se effettivamente fare due mesi e mezza almeno di questa dieta potesse migliorare la sensibilità insulinica, ed essere quindi una risposta valida all’obesità e al diabete crescenti nella popolazione occidentale.
I loro dati invece esprimono tutto il contrario: chi fa una dieta low carb high fat corre il rischio di essere insulino resistente, anche a causa di un eccesso di grassi che graverebbe sul fegato, riducendone la funzionalità. Non solo, ma mangiare più grassi e meno carboidrati porterebbe a lungo andare a un aumento di peso corporeo, e in particolare di adipe.