Da qualche anno la dieta mediterranea ha perso come punto di riferimento l’Italia, in un certo senso “criticata” perché la cucina tradizionale sta lasciando il posto a un modo di mangiare più occidentale e moderno, anni luce lontano da quella alimentazione semplice e contadina che Ancel Keys osservò e studiò nel Cilento e da cui poi si sarebbero poste le basi della classificazione di una dieta mediterranea standard e di una piramide alimentare alla sua base. In realtà, più che criticare l’Italia e la sua dieta mediterranea, sono in molti ad aver puntato il dito in questi ultimi anni contro le deduzioni di Keys: è vero che negli anni Sessanta non si mangiavano molta carne, burro e formaggi e invece si mangiavano legumi, pesce, cereali integrali e olio di oliva?
Le osservazioni di Keys riguardavano i quartieri più poveri? E che dire delle ricette tradizionali italiane a base di strutto o burro, formaggi di capra, carne di maiale, latticini o insaccati? Stando a Keys, dovremmo pensare che queste cose sono solo moderne, invece appartengono al patrimonio culinario tradizionale delle varie regioni. In Campania l’utilizzo di strutto è abbondante, e in tutto il Sud si mangiano carne di maiale o frattaglie; latte e formaggi di capra sono tipici dei sardi, e proprio alcuni abitanti della Sardegna sono considerati tra i più longevi. Questo senza considerare il nord e il centro Italia, la cucina romana soprattutto, le cui origini non sono proprio dell’altro ieri.
Eppure, all’estero i puristi della dieta mediterranea ora guardano più a est per cercare un esempio valido delle osservazioni di Ancel Keys: la Grecia.
La dieta mediterranea greca è considerata la dieta meno contaminata e ancora legata alle tradizioni che Keys ritrovò cinquant’anni fa a tavola.
Ecco i capisaldi della dieta mediterranea in versione cretese secondo una giornalista americana:
1) Olio di oliva spesso a crudo come fonte principale di grassi e largo uso di olive.
2) Erbe aromatiche fresche usate senza parsimonia, a manciate nei piatti
3) Verdura a foglia verde, ma più nella versione selvatica e di campo (erbette di campo, ortiche, rucola selvatica)
4) Latte di capra e formaggi di capra: il latte di capra è più digeribile di quello vaccino e più ricco di calcio
5) Zucchera con il miele: il miele è abbondante in tutta la Grecia.
6) Usa yogurt greco o yogurt di capra per aiutare il tuo intestino
7) Bevi vino di qualità, e solo quello (come bevanda alcolica)