La dieta per la pressione alta funziona anche sulla depressione

La dieta per la pressione alta, su esempio della Dieta Dash o TLC, prevede un maggiore consumo di verdura cotta e cruda, frutta (anche con la buccia), tuberi (da variare al posto di pane, pasta, riso), cereali integrali. Questo perché aumentare il consumo di vitamine e sali minerali (special modo il potassio), consumare cibi meno artificiali e più naturali (evitando così sale e altri additivi) e soprattutto alimenti più idratati (che ci permettono di saziarci e di assumere più acqua dal cibo) permettono di ridurre la pressione arteriosa nelle persone che sono predisposte all’ipertensione. Ma c’è di più. Una dieta per la pressione alta con queste caratteristiche aiuterebbe anche a sconfiggere la depressione, come rivela uno studio recente della Rush University Medical Centre di Chicago.

Le persone depresse avrebbero infatti dei vantaggi a consumare alimenti più ricchi di sali minerali, vitamine e antiossidanti, come frutta e verdura, a consumare meno prodotti industriali (chi è depresso spesso fa una dieta ricca del cosiddetto “junk food”) e a mangiare più colorato, consumando soprattutto alimenti di stagione. Su un campione di quasi mille persone che comprendeva anche soggetti anziani si è visto che chi mangiava alimenti industriali e lavorati e consumava frutta e verdura al di sotto delle raccomandazioni delle linee guida, aveva molte più probabilità di essere depresso. Mentre una dieta contro la pressione alta aiuta anche chi è depresso e persino in cura farmacologica (fonte).
Se non conosci la dieta Dash, te ne offro un esempio qui. 

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