A dieta per l’artrite, l’esperimento danese

osteoartriteUn piano alimentare facile e di quattro mesi per alleviare i sintomi dell’artrite agendo sul peso: è questa l’ipotesi degli esperti per i pazienti che soffrono di artrite che hanno qualche chilo di troppo. In questo caso, un calo del peso coinciderebbe con una riduzione dei dolori di artrite del trenta per cento circa, in particolare per coloro che soffrono di osteoartrite al ginocchio. Insomma, una intuizione molto logica, dato che chiaramente sostenere un peso più leggero va a vantaggio di chi ha problemi di artrite: difatti l’obesità è una delle patologie più correlabili al problema della osteoartrite, proprio in quanto ne aggrava i sintomi.
La soluzione? La dieta. Al Parker Arthritis Institute presso il Copenhagen’s Frederiksberg Hospital, i medici hanno deciso così di mettere a dieta tutti i loro pazienti affetti da artrite con uno schema alimentare semplice di tre/quattro mesi, con il risultato che chi è dimagrito ha poi avuto meno problemi nella vita quotidiana.
Quello che apprezzo poco della notizia è il metodo del dimagrimento: prodotti dimagranti e beveroni somministrati ai pazienti per una rapida perdita di peso che alleviasse i dolori dell’artrite. Una dieta con un range da 415 calorie (sì, da fame) a 1500 calorie per i pazienti più obesi, basata unicamente sulla restrizione calorica, e che portasse a una perdita di peso ingente nei primi tre mesi, e più programmata nel corso degli anni. Insomma: un costante dimagrimento tenuto sott’occhio dai medici per alleviare i sintomi dell’artrite dei pazienti sovrappeso ma anche per ridurre la spesa sanitaria. La dieta infatti permetterebbe di rendere la vita dei pazienti affetti da osteoartrite più accettabile senza ricorrere alla strada chirurgica (che spesso non è risolutiva).

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