Nonostante soprattutto nel mondo del fitness si parla di dieta per biotipo (da non confondere tuttavia con la biotype diet, un tipo di dieta simile a quella del gruppo sanguigno: la definizione di biotipo è infatti un po’ troppo generica) o dieta per morfotipo, ovvero di diete e allenamenti tarati in base alla costituzione fisica di una persona (e dunque consigli mirati e personalizzati), non è molto facile ricondurre la nostra costituzione agli schemi tradizionali dei morfotipi, ed è un po’ il limite di questo metodo.
La dieta per morfotipo (o per biotipo, o per somatotipo) tiene conto delle costituzioni fisiche dei soggetti secondo delle classificazioni messe a punto da dei medici sia antichi che moderni, da Ippocrate a Galeno a Sheldon. Esiste anche una branca della medicina, la biotipologia, che si occupa dei tipi costituzionali.
A seconda del tipo costituzionale a cui ci avviciniamo di più, occorrerebbe seguire alcune indicazioni alimentari e di allenamento per dimagrire più facilmente. Il problema è che a seconda di quanto ci avvicineremo a un tipo costituzionale precisamente identificato, i consigli saranno più o meno adatti al nostro caso.
Oggi sintetizzo quali sono le differenze alimentari e di allenamento a seconda del mortofipo che più vi si avvicina.
Come si può arrivare a capire a quale morfotipo siamo più vicini?
Due metodi sono quelli che vi consiglio, oltre a un esame allo specchio.
1) La maniera in cui ingrassiamo: quanto mettiamo su peso (o se siamo già sovrappeso) siamo uniformi, o esistono delle zone più interessate di altre? Insomma, abbiamo grasso localizzato? Dove?
2) Il rapporto tra l’altezza e la misura del polso: un rapido calcolo per individuare la nostra costituzione ossea (non l’unico, sia chiaro) è dividere la nostra altezza in centimetri per i centimetri del polso.
Vediamo come sfruttare queste informazioni per dimagrire.
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