La dieta scientifica è un regime dimagrante bilanciato che si ispira alla dieta mediterranea, con un tetto calorico che va dalle 1400 alle 1600 calorie: apparsa sulla rivista Oggi nel 2014, questa dieta fu messa a punto dalla nutrizionista Serafina Petrocca: si perde un chilo a settimana, e se volete scaricarvi il pdf della dieta basta cliccare qui e salvare il programma, che contiene i giorni e le ricette di una settimana.
Se la dieta vi convince e volete continuarla, ecco lo schema base giornaliero che vi permetterà di farla durare ideando voi ricette simili a quelle nel programma settimanale. Si tratta di una dieta ideale per chi ha meno di dieci chili da perdere, non vuole seguire una dieta rigida, ma vuole avere semplicemente una direzione e qualche consiglio per ridurre le calorie. Ecco come mangiare. 

SCHEMA DELLA DIETA SCIENTIFICA
Via un chilo a settimana
Colazione: Caffè o tè con un cucchiaino di zucchero + 3 fette biscottate con 3 cucchiaini di marmellata. 
Oppure: Caffè o tè (o tisana) con un cucchiaino di zucchero o miele, uno yogurt greco 0% di grassi con 3 cucchiai di muesli o cereali da colazione a scelta.
Spuntino: un frutto tra mela, pera, kiwi, arancia o frutti di bosco
Pranzo: 80 gr di pasta o riso o 90 gr di pasta all’uovo, condita con sugo di verdure o sugo semplice e un cucchiaio di olio. Un contorno di verdure a scelta saltato in padella con un cucchiaino di olio o lessato e condito con olio un cucchiaino + limone. Libertà per spezie, aromi.
Spuntino: come la mattina. Alcuni frutti si possono gustare anche cotti. 
Cena: un piatto di minestra di verdure senza patate(facoltativo) + secondo piatto con 2 uova, oppure 100 gr di carne rossa, o 150 gr. di carne bianca o pesce o ancora 250/300 gr di crostacei o molluschi o ancora 150 gr di legumi già cotti, conditi con max un cucchiaio di olio, più spezie e aromi liberi. Contorno: circa 200 gr di verdure crude o cotte a scelta condite con un cucchiaino di olio.

Attività fisica: circa 45 minuti di camminata spedita almeno 3 volte a settimana. Bene anche altre attività, per circa un’ora, non meno di tre volte a settimana.