Le calorie sulle etichette dei cibi? Fasulle

caloriecibiNon so se avete mai sentito parlare di “Calorie detective“: no? Peccato, perché se siete vittime delle calorie, e passate la giornata contandole, è bene che guardiate questo video realizzato l’anno scorso dal regista  Casey Neistat, che fa una scoperta che avremmo dovuto immaginarci, ma che finora avevamo preferito relegare a un universo parallelo di pessimisti. Sì, perché le calorie che leggiamo sulle tabelle nutrizionali dei cibi e che supponiamo essere corrette, non lo sono. Stando al video di Casey, infatti, che ha preso in esame alcuni cibi (alcuni preparati al momento, come i cibi Subway, altri comprati dal supermercato, dunque confezionati o che si trovano in tutti i bar: vi siete per esempio mai chiesti quanto è calorico e quanti grassi o zuccheri ha il cornetto integrale al miele? Lo trovate in tutti i bar, ma non è fatto né con farina integrale, né ha poche calorie! Solo che voi non lo sapete), e ha poi analizzato le vere calorie grazie a due scienziati alimentari: il risultato è sconcertante.
Scopriamo ad esempio che un sandwich vegan che sulla confezione riporta solo 280 calorie ne ha oltre il doppio, secondo la misurazione calorica scientifica.
Che un muffin allo yogurt confezionato di cui dobbiamo scoprire le calorie informandoci presso l’azienda che li produce, sfiora le settecento calorie. Settecento calorie per un muffin! La butto là: poiché il gioco delle industrie alimentari o delle grosse catene è vendervi un prodotto il meno possibile calorico, il fatto che invece sia più calorico di quanto dichiarato cosa vi fa pensare? Che lo facciano apposta? Sarò cattiva ma è quello che penso.
E se in America la FDA sanziona gravemente chi mente o non è accurato nelle informazioni nutrizionali, in Italia chi se ne occupa? Chi investiga sui nostri biscotti, sui nostri cornetti integrali al miele, sui tramezzini che vi vendono in stazione?
Direte voi: va bene, ma è solo un documentario che prende solo alcuni cibi in esame. Invece no. Alcuni esperti hanno analizzato dei campioni di cibo in scatola, prodotti da forno e altra roba che troviamo al supermercato: il risultato? Le calorie nelle etichette erano in generale inferiori del venti per cento rispetto al reale. Che in un giorno a 1500/2000 calorie fanno circa 300 calorie in più.
La discrepanza calorica fa sì che considerando un solo pasto settimanale, se compriamo ciò che mangiamo dal supermercato ingurgitiamo oltre cinquecento calorie a settimana in più. Se dovessimo considerare anche le colazioni e le cene o gli spuntini probabilmente mangeremmo oltre mille calorie in più (voglio essere ottimista) a settimana perché le etichette riportano informazioni errate. Questo vuol dire oltre mezzo chilo in più per tabelle nutrizionali poco accurate al mese. Sei chili e passa in un anno.

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